Coppa Italia
Un Lukaku “cattivo” che piace a Conte e all’Inter
Il derby Inter-Milan di Coppa Italia ha consegnato al mondo una nuova versione di Lukaku che non è per nulla dispiaciuta a Conte e al popolo nerazzurro
C’era una volta un centravanti dall’espressione dolce e gentile, quell’amico grande e grosso che tutti vorrebbero al proprio fianco: ecco, se avete in mente quel Romelu Lukaku sarete senza dubbio sobbalzati dal vostro divano durante l’incredibile fuori programma nel derby.
Riecheggia spesso come una condanna quel “panterone moscione” coniato da Paolo Di Canio. Una descrizione che per certi versi può ritenersi appropriata per un giocatore fenomenale cui però è sempre mancata qualcosina per installarsi definitivamente tra i Top mondiali.
Amato e osannato dai compagni, stimato e rispettato dagli avversari. Big Rom è il gigante buono delle favole cui è impossibile voler male. Ed era impensabile, almeno fino a ieri sera, che potesse litigare così aspramente su un campo di calcio.
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Il Lukaku proposto dal clamoroso faccia a faccia con Ibra varca invece ogni confine che avevamo prefissato. Come se d’incanto si fosse svegliato il demone sommerso nel profondo.
Un’esplosione di rabbia stupefacente ma per molti versi gradita. Non a caso Antonio Conte nel post partita ha sottolineato quasi con un sorriso di compiacimento la “cattiveria” dimostrata dal suo totem. Così come è piaciuta, e parecchio, la calma olimpica con la quale ha saputo rientrare nel secondo tempo.
Ed è su questo punto che Lukaku ha stravinto il duello con Zlatan. Con lucidità e senso di responsabilità ha saputo resettare la mente, segnando anche un calcio di rigore decisivo. Non esattamente il gesto tecnico più banale quando manca serenità d’animo. Il tutto al cospetto del rivale rossonero, ingenuamente naufragato nella trappola dell’espulsione.
Incredibile ma vero, lo scontro frontale con Ibra potrebbe avere segnato la definitiva svolta nella carriera del colosso belga. Se quella ferocia verbale si tradurrà anche in maggiore “cattiveria agonistica” negli ultimi 20 metri, allora sì che i tifosi nerazzurri potranno davvero ammirare uno tra i più forti centravanti nel panorama mondiale.