2014

Ludovico Vitrano: «Inter, è una fase di transizione. Iturbe mi ricorda…»

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Sui progetti futuri: «Dopo Squadra Antimafia mi vedrete nella nuova fiction Rai Uno dal titolo “Catturandi” che andrà in onda che a marzo»

Il teatro, la recitazione e… l’Inter: sì, perchè oltre il percorso artistico nella vita di Ludovico Vitrano c’è una grande passione per il calcio e per la formazione di Milano. Nativo di Palermo, l’attore è entrato nel cuore dei telespettatori con i ruoli di Peppino Rizzi ne  “Il Commissario Nardone” e soprattutto di Gaetano Palladino in “Squadra Antimafia”. La redazione di Calcionews24.com lo ha contattato per parlare dei suoi progetti futuri, del Biscione e non solo.

Allora Ludovico, dopo la tua uscita di scena da Squadra Antimafia quali sono i tuoi progetti? 

«Allora, dopo Squadra Antimafia mi vedrete nella nuova fiction Rai Uno dal titolo “Catturandi” che andrà in onda che a marzo; dopo ci sono varie cose in ballo e spero che vadano in porto per poi venirvelo a raccontare».

A proposito di Squadra Antimafia: c’è qualche calciatore che, per lineamenti o quanto altro, sarebbe perfetto per una parte mafiosa?

«Sì, c e’ qualcuno: Iturbe della Roma per esempio sembra il fratello più piccolo di Andrea Sartoretti (protagonista in “Squadra Antimafia” nel ruolo del mafioso Dante Mezzanotte), mentre Gullit avrebbe tranquillamente potuto fare la parte de Er Monnezza. Ci sono molte facce interessanti tra i calciatori in tal senso».

Sappiamo che tifi Inter: che ne pensi del momento attuale? 

«Onestamente in queste prime fasi del campionato, a parte i vari 7-0 che poco contano, non ho visto una squadra brillante: non so se dipende dal tasso tecnico dei giocatori o dalla qualità dell’allenatore».

E invece dell’addio di Moratti che idea ti sei fatto?

«Moratti resta socio e non abbandonerà mai le sue quote, il suo addio è stato soltanto uno scossone che si è voluto dare all’interno della società ,non credo cambi molto a questo punto».

Fai parte anche tu del partito “Via Mazzarri”? Se sì, chi vorresti al suo posto?

«A me il 3-5-2 di Mazzarri non mi piace, non mi coinvolge e non mi convince. Comunque è ancora troppo presto per parlare e speriamo di fare meglio dell’anno scorso, è una fase di transizione e credo ci vorrà un po’ di tempo. Anche se Simeone non mi dispiacerebbe…».

Qual è il calciatore che ti è rimasto più nel cuore?

«Il calciatore che più mi è rimasto nel cuore e’ Ronaldo Nazario da Lima, altresì conosciuto come O’Fenomeno!».

Il momento più bello e quello più brutto da tifoso?

«A proposito di Ronaldo, i momenti più brutti da interista sono stati quelli dei suoi infortuni e mi ricordo anche un 5 maggio difficile da mandare giù. Invece, quello più bello sicuramente è legato al mitico Jose Mourinho e a tutto quello che ne è successo nel 2010».

Torniamo al tuo lavoro: ti piacerebbe in futuro fare un film su questo sport? 

«Certo che mi piacerebbe, magari da terzino destro in un bel 4-4-2».

Hai mai avuto rivalità calcistiche sul set? 

«Sul set si cerca di stare concentrati sul proprio lavoro e’ difficile parlare di calcio. Ad ogni modo, io sono uno sportivo e quando c’è da ammettere che una squadra è più forte lo faccio senza problemi, ma quando mi si dice che la Juventus da sempre è stata la squadra più pulita ed onesta del mondo allora non ci sto!».

Ultima domanda: sogno nel cassetto? Da tifoso e in campo artistico…

«Spero che l’Inter riesca a fare meglio dell’anno precedente e mi auguro di migliorare sempre nel mio mestiere: i miei sogni nel cassetto sono molto a portata di mano».

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