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Lucescu attacca: «Super League? La storia peggiore che ho vissuto nel calcio»
Il tecnico della Dinamo Kiev, Mircea Lucescu, ha parlato della Super League: le sue dichiarazioni anche sulla Juventus
Mircea Lucescu, tecnico della Dinamo Kiev, ha parlato a Tuttosport della Super League. Le sue parole.
SUPER LEAGUE – «È una brutta storia, la peggiore che ho vissuto nel calcio. E io, seppur mi senta molto giovane, ho 75 anni e ne ho viste di tutti i colori. La Superlega è un male perché il calcio è nato come uno sport accessibile a tutti, a partire dai più poveri. Volerlo trasformare in qualcosa di élitario è sbagliato e pericoloso. Lo sa perché? Diventerebbe un torneo per ricchi in campo e sugli spalti: le persone normali mica potrebbero permettersi di acquistare i biglietti dello show che hanno in mente queste società».
COMPETIZIONE – «Bisogna prendere spunto dai quarti di Champions tra Bayern e Psg, due club che oltretutto erano rimasti fuori dalla Superlega. Sono state due partite spettacolari perché le squadre hanno giocato all’attacco e sempre per vincere. Questa è la formula per produrre spettacolo ed emozionare la gente. Non organizzare tornei per ricchi. Sono contento che un grande allenatore come Klopp, pur essendo inizialmente coinvolto con il Liverpool, sia stato critico. Io non allenerei mai una squadra protagonista in un torneo simile».
RONALDO E MESSI ANCORA I MIGLIORI? – «Il più forte è Neymar. Quando è in forma lui, gioca meglio anche Mbappé. Ney ricorda Ronaldo il Fenomeno: è il top quando si allena al meglio e non si fa distrarre da altro».
PIRLO – «Promosso. E’ un debuttante e non va dimenticato. E soprattutto guida una una squadra forte, ma non invincibile come un tempo. Andrea può finire la stagione in Champions e con due Coppe: merita di essere confermato. Dovessero cambiarlo sarebbe una sconfitta per la Juventus. Fidatevi di me: il primo anno è il più complicato per un allenatore, questa stagione per Pirlo si rivelerà una full immersion istruttiva. Andrea è ambizioso e intelligente. Serve tempo per vedere le proprie idee sul campo».
CRITICHE A RONALDO – «Non scherziamo! CR7 ha fatto il CR7 segnando tanto come sempre: quando lo guardi, non sembra uno di 36 anni. Se hai Ronaldo, lo devi sostenere: l’impressione, da fuori, è che qualche compagno abbia reso meno del previsto. In ogni caso vanno fatti i complimenti all’Inter. Conte ha fatto un ottimo lavoro e sta vincendo lo scudetto meritatamente. Che dopo nove anni si affermi un club diverso da quello bianconero fa bene anche al calcio italiano».