Selvaggia Lucarelli si fa sentire e risponde così a un ultrà laziale – FOTO

Il caso “Lazio-Anna Frank” ha scatenato un’ondata di polemiche. Anche Selvaggia Lucarelli ha voluto dire la sua sui social, denunciando a gran voce la risposta di un ultrà laziale

Non si placano le polemiche sulla triste e vergognosa storia che ha avuto per protagonisti alcuni ultras della Lazio, la scorsa domenica sera durante il match contro il Cagliari. Con la chiusura della Curva Nord, per cori razzisti, molti tifosi hanno approfittato della concessione della Curva Sud a 1 euro per sostenere i propri beniamini. Purtroppo, ben al di fuori del del tifo sano, ci sono stati alcuni elementi del gruppo degli Irriducibili che hanno occupato la Curva, sede del tifo romanista, con adesivi di stampo antisemita – “Romanista ebreo”, e poi “romanista Aronne Piperno” – o recanti Anna Frank con la maglia giallorossa.

Il caso ha fatto, immediatamente, il giro del web, scatenando un’ondata di polemiche. Tra questi, ha detto la sua anche l’opinionista e conduttrice televisiva Selvaggia Lucarelli; prima pubblicando un post sulla sua pagina di Facebook: «Vorrei dire qualcosa agli ultrà della Lazio, ma alla fine, mi aggrappo alle parole di un ragazzina di 14 anni che, nei due anni di disgraziata segregazione in un sottotetto, era diventata un meraviglioso essere umano. Quello che voi, pur liberi di imparare dal mondo e dall’aria aperta, non diventerete mai.”Io non penso a tutta le miseria, ma a tutta la bellezza che ancora rimane.” (Anna Frank)».

Poi, segnalando, sia su Twitter che su Facebook, una risposta tutt’altro che educata di un ultrà laziale, accompagnata da una precisa richiesta al Presidente della Lazio, Claudio Lotito: «Ricevo questo messaggio e chiedo ufficialmente a Claudio Lotito di proibire a questo individuo l’ingresso allo stadio. Partiamo da qui: da nomi e cognomi, visto che è sempre qualche entità imprecisata a essere razzista allo stadio. (quei bravi, bravissimi ragazzi di Piscitelli, Arcivieri, Alviti, Toffolo saranno senz’altro d’accordo no?) 
Eccovene servito uno»: