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Lovato Atalanta: perché è un acquisto perfetto per Gasperini – ANALISI
Matteo Lovato è un nuovo giocatore dell’Atalanta. Ecco perché ha le caratteristiche che servono a Gasperini
Perché Lovato ha le qualità giuste
In attesa di conoscere il futuro di Romero, l’Atalanta di Sartori e Gasperini non perde tempo, con l’acquisto di Matteo Lovato. Si tratta dell’ennesimo giovane a cifre contenute (si parla di 8 milioni più 3 di bonus) le cui caratteristiche sembrano sposarsi bene con lo stile del tecnico di Grugliasco. Va infatti ammirata la prontezza con cui la società orobica va ad ingaggiare profili ben precisi, assolutamente funzionali con i principi di gioco della squadra. Le limitate risorse economiche della società vengono compensate da idee chiare in sede di mercato.
Lovato proviene da una formazione, il Verona di Juric, spesso descritta come un’Atalanta in miniatura. In effetti, le analogie sono parecchie, soprattutto per il modo di difendere. Entrambe le squadre adottano un pressing offensivo fortemente orientato sull’uomo, con duelli individuali a tutto campo. Si rifiuta quasi del tutto la difesa di posizione e le fasi di attesa, lo scopo è quello di recuperare palla il prima possibile. Basti pensare che Hellas e Dea sono state rispettivamente prima e terza squadra della Serie A per indice PPDA più basso: in pratica, erano le formazioni che concedevano meno passaggi prima di intraprendere un’azione difensiva. Un dato che la dice lunga sul loro atteggiamento.
I componenti della retroguardia effettuano uscite profonde e aggressive per inseguire le punte rivali, a volte anche addirittura nei pressi della trequarti rivale. Basti pensare a dove spesso vedevamo Romero.
La ripartenza corta che porta al primo gol della Dea. Decisivo Romero che si spinge molto in avanti per seguire il movimento a venire incontro di Caputo. Da notare anche Palomino che segue Berardi.
— Jacopo Azzolini (@AzzoJacopo) January 3, 2021
Oggi il pressing dell'Atalanta ha fatto la differenza, ha stroncato il Sassuolo. pic.twitter.com/M1usW8PvIQ
Da questo recupero di palla l’Atalanta avvia la ripartenza del primo gol, con l’argentino che si trova molto avanzato per seguire Caputo.
Un difensore molto aggressivo
Lovato è abituato a difendere in un certo modo. Tra i giocatori del Verona con almeno 1000′, il classe 200 è il quinto calciatore scaligero (e secondo difensore) per contasti tentati ogni 90′(2.2) e addirittura il terzo per intercetti (2.4). Insomma, in un sistema di pressing ambizioso e codificato, Lovato si è inserito alla grande, con grandi prestazioni e numeri importanti.
Abbiamo visto l’Hellas fare gare coraggiose anche contro le prime della classe, applicando una fase di non possesso tanto alta quanto audace. In quei frangenti, Lovato se l’è cavata benissimo: un esempio lo abbiamo nel match di Torino contro la Juventus, in cui il giovane classe 2000 si alzava su Dybala in zone molto avanzate del campo. Grazie all’aggressività dei veneti, per larga fase del match i bianconeri hanno faticato molto nella risalita.
Ennesima Juric masterclass.
— Jacopo Azzolini (@AzzoJacopo) October 26, 2020
Il pressing a uomo del Verona ha messo in grossa difficoltà il palleggio della Juve, che ha sofferto tantissimo l'intensità avversaria. pic.twitter.com/3fUpdgsfgG
Insomma, Lovato è l’ennesimo colpo che dimostra la grande programmazione della società bergamasca. Con pochi soldi, l’Atalante si è assicurata le prestazioni di uno dei giovani più promettenti della Serie A, che oltretutto corrisponde esattamente all’identikit di giocatore che Gasperini ha sempre esaltato. Anche grazie a acquisti così la Dea è diventata un modello nel calcio italiano.