2017
Diritti tv, nuova ripartizione proposta dal ministro Lotti
La chiave per la maggiore competitività della Serie A? Viene suggerito un minor numero di squadre, ma i diritti tv…
Ridurre le squadre? Forse non è la via veramente maestra per migliorare la qualità della Serie A. Una più equa ridistribuzione dei diritti tv sembra la vera soluzione alla mancata qualità di cui molti sembrano lamentarsi nell’attuale massimo campionato italiano. E in tal senso, “La Gazzetta dello Sport” riporta una proposta di legge del Ministro dello Sport, Luca Lotti, secondo la quale l’intenzione sarebbe quella di distribuire il 20% dei diritti televisivi sulla base della media-spettatori e del pubblico pagante; il 30% viene riservato in base ai bacini d’utenza.
NUOVE REGOLE – Ma la vera novità sarebbe anche in un altro cambiamento: la quota fissa che ogni squadra riceverebbe passerebbe dall’attuale 40% al 50%, di fatto avvicinando le piccole verso l’alto e riducendo il divario di queste nei confronti delle grandi di A. Perché il vero problema è lì: lo si vede in Premier League, dove la fetta dei diritti tv è divisa in maniera più equa e i risultati a sorpresa – come il Leicester campione d’Inghilterra – sono possibili. La Serie A deve lavorare su una riforma del genere: vedremo cosa ne sarà delle idee scaturite da questa proposta.