2013
Lotta salvezza: un miracolo per tre
A differenza della contesa Champions, la lotta per non retrocedere sembra presentare esiti già anticipabili: le classifiche di Palermo, Pescara e Siena iniziano a diventare preoccupanti e, considerando il livello più alto delle dirette concorrenti, inseguire la salvezza diventa un vero e proprio miracolo. Questa la situazione a dodici giornate dal termine del campionato.
ATALANTA (27 punti) – La sola vittoria ottenuta contro il Palermo nelle ultime sette giornate ha riportato i bergamaschi in zona pericolosa: il periodo di flessione è evidente, altrettanto chiara è la disponibilità maggiore di valori rispetto a Siena, Pescara e Palermo. Le tre squadre che occupano attualmente i piazzamenti destinati alla retrocessione. Nel girone di ritorno la squadra di Colantuono ha visto peggiorare nettamente il dato in termini di reti subite, fattore che andrà corretto nell’immediato futuro per garantirsi una salvezza comunque ancora altamente probabile.
GENOA (26 punti) – Con Ballardini non si perde più: le due vittorie e i tre pareggi hanno normalizzato una situazione che via via si era fatta più complessa. Tanto ha inciso ad onor del vero il rafforzamento a cui è stato obbligato Preziosi nella finestra invernale di mercato: essenzialmente in difesa, dove sono arrivati Portanova e Manfredini – ex capitani di Bologna ed Atalanta – che insieme a Granqvist formano un terzetto difensivo che in cinque gare ha subito soltanto tre gol, peraltro da Juve e Lazio. Chiara l’inversione di tendenza che dovrebbe portare il Grifone alla salvezza.
SIENA (21 punti) – I sei punti di penalizzazione risultano tuttora una zavorra per una squadra non dotata di giocatori al di sopra della media: eppure i toscani, al netto dei sei punti inflitti dalle sentenze del calcio scommesse, risulterebbero attualmente salvi. Una sorta di miracolo considerando il valore della rosa e l’ulteriore indebolimento invernale. Il periodo di forma è ottimo sia sotto il profilo delle prestazioni che dei risultati, è altrettanto indubitabile però che queste estenuanti rimonte non sempre trovano esito favorevole.
PESCARA (21 punti) – Le 53 reti subite – 14 e 16 in più di Palermo e Siena – dicono tutto: la costruzione della squadra in estate è apparsa inadeguata dalle prime battute, sensazione poi confermata in corso d’opera. La Serie A è risultata altra categoria per i gioielli della promozione, vedi Insigne ed Immobile, figurarsi per i comprimari. A maggior ragione l’impresa oggi appare titanica.
PALERMO (20 punti) – L’assoluta sorpresa negativa di questa stagione. La retrocessione in serie cadetta appare addirittura più probabile dell’allarmante classifica: caos societario che si riflette nei continui e patetici avvicendamenti degli allenatori, squadra rinforzata solo sulla carta dal mercato di gennaio che ha portato sì qualità ma anche ulteriore confusione. Tra le tre candidate scritte alla retrocessione il Palermo sembra ancora essere quella che più delle altre può inseguire il miracolo, ma la situazione è al limite.
Relativamente più tranquille Chievo e Bologna a 29 punti: innanzitutto il distacco di otto lunghezze dalla terzultima piazza consente di poter gestire – al netto di crolli vertiginosi – il discreto vantaggio accumulato. Gli emiliani poi sembrano avere almeno nel settore offensivo – come testimoniato dai dati, 35 gol, tanti in più delle dirette concorrenti, con la statistica della difesa invece in linea – quel quid in più per garantirsi la salvezza. Il Chievo è in flessione e non gode di un organico allettante, ma può sfruttare i punti conseguiti in un periodo in cui tutto girava per il verso giusto, prestando attenzione a non depauperare il bottino.