2018

Lotta salvezza, ma che spettacolo!

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Ci sono 6 squadre in 5 punti: e poi il Benevento, che ormai è un piacere per gli occhi

C’eravamo abituati ad un campionato dantesco. Il Paradiso, con poche sorelle a giocarsi Scudetto ed Europa; poi il Purgatorio, con tutta la serie di incompiute a ballonzolare a metà strada in attesa della nuova stagione; e infine l’Inferno, il regno del Diavolo riservato a poche, al massimo 4 squadre, destinate a lottare per avere l’occasione di giocare ancora in Serie A un altro anno. C’eravamo abituati, dicevamo. Per fortuna è arrivata la stagione 2017-2018, dove sei squadre sono racchiuse in 5 punti e lì in fondo, staccatissimo c’è il Benevento, che paradossalmente è la squadra che gioca meglio a calcio, s’è regalato un mercato di gennaio funambolico e finché la matematica non lo condannerà nutrirà speranze di rimonta.

Una lotta salvezza a dir poco entusiasmante, per chi guarda. Non di certo per chi è coinvolto direttamente e ogni domenica gioca col coltello tra i denti per allontanare lo spettro retrocessione. Si prenda il Sassuolo, 27 punti grazie alla vittoria di ieri ad Udine: gente come Berardi, Politano, Acerbi costretta a lottare per non andare in Serie B (mah). A ridosso il Cagliari, 26 punti, troppo qualitativo per sporcarsi maglietta e pantaloncini in una guerra che è fatta di fango e sudore. Seguono a pari punti (25) Spal e Chievo: la prima rivitalizzata da un’impresa storica contro la Juve, la seconda alla ricerca di forze fresche che la tanta esperienza (o anzianità) della rosa non contempla. Poi il Crotone di Zenga, a quota 24, che ha il calendario più difficile ma proprio con le grandi esprime il meglio del suo repertorio. E infine il Verona di Pecchia, dato per morto chissà quante volte e invece ancora lì, a 22 punti, reduce da 2 vittorie consecutive e pronto a crederci fino in fondo. Un po’ come il Benevento, che coi suoi 10 punti in classifica vede tutti lontano, ma anche per questo non ha più nulla da perdere e potrà far perdere gli altri.

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