2018
Lazio, parla Lotito: «La mia Lazio vince ma con meno soldi. Milinkovic-Savic…»
A margine del derby femminile, perso dalla Lazio, Claudio Lotito ha parlato a tutto campo fissando gli obiettivi stagionali
Claudio Lotito era scuro in volto quando è sceso negli spogliatoi della Lazio femminile al termine del derby perso contro la Roma. Ferma la serie A, la domenica alternativa del presidente Lotito è stata tra serie B femminile e giovanili. Per quanto riguarda la prima squadra allenata da Inzaghi, gli obiettivi sono chiari: Champions in tutti i modi: «Gli obiettivi non si devono dichiarare si devono centrare. Noi abbiamo allestito una squadra per competere alla pari con tutti, speriamo che poi i risultati diano conferma del lavoro svolto e della bontà e della qualità della squadra. Il gioco del calcio non è come le bocce, non conta chi va più vicino, conta vincere e per vincere devi buttare dentro la palla ed evitare di prendere gol».
A chi si lamenta del fatto che i biancocelesti non vincano più un trofeo, Lotito risponde: «Non vorrei che si dimenticasse che la Lazio, dopo Juve, Inter e Milan, è la squadra che ha vinto più di tutti sotto la mia gestione. Noi abbiamo saputo coniugare il risultato economico col risultato sportivo. L’anno scorso abbiamo tolto la Supercoppa alla Juve, ma noi fatturiamo 120 milioni, la Juve 500 e la media delle altre società è circa di 300 milioni. Diciamo che noi, nonostante un gap di 1 a 3 in potenzialità di investimento, stiamo facendo un buon lavoro. La Lazio quest’anno è uscita con 38 milioni di utile, l’unica società con questo utile, tutte le grandi sono in perdita. Stiamo coniugando una sana gestione col risultato sportivo. Sicuramente a livello patrimoniale la Lazio è una grande società».
Intervenuto al Premio Viareggio Sport, il presidente biancoceleste ha poi parlato del possibile addio di Milinkovic-Savic: «Nel calcio di oggi è molto difficile che un calciatore possa legarsi a vita ad un club, ma alla Lazio sta bene. Purtroppo noi non abbiamo un potenziale economico al pari di Barcellona o Real Madrid, e nel momento in cui dovessero verificarsi situazioni irripetibili per la società e il giocatore ci porremmo il problema».