2014
Lotito: «Io un leader, Roma non a posto»
Il numero uno della Lazio: «I giallorossi? Guardate i loro conti…»
LAZIO LOTITO – E’ un Claudio Lotito molto sicuro di sè quello che ha parlato oggi per La Repubblica: il presidente della Lazio pensa in grande, dallo stadio biancoceleste al futuro della sua creatura per le prossime stagioni. Come sempre sfrontano, il numero uno laziale ha poi parlato di politica e, soprattutto, dell’ostitilità di un ambiente in cui, a suo modo di vedere, c’è molta più presenza giallorossa che biancocelete. Un po’ di tutto questo è Lotito.
CONTRO TUTTI – Così Lotito: «A parte che la Roma costruirà lo stadio a Tor di Valle, dove pascolavano i cavalli: io della Roma non parlo. Perché, se no, dovrei parlare pure dei conti della Roma… Non è facile fare il presidente della Lazio in una città dove D’Alema è della Roma, il presidente del CONI Malagò è della Roma… Ma io reagisco, me ne frego, vado avanti. Sono pronto per mettere a disposizione la mia esperienza. Ho dimostrato di essere un uomo del fare. L’Italia ha bisogno di buoni amministratori e di persone perbene. E poi ho un dono: sono un leader. Ma non lo dico io, no: l’ha detto Preziosi, il presidente del Genoa, ad Agnelli. E pure Thohir. Le mie aziende sono floride. Quanto poi alla Lazio: la presi dieci anni fa con 550 milioni di debito e, adesso, è un gingillo di società, con un utile di 7 milioni». Insomma, viva la modestia.