2014
Lotito, il piano “dimenticato” delle riforme
Tra le proposte il ministro Figc degli esteri e lo ius soli sportivo
SERIE A JUVENTUS LAZIO AGNELLI LOTITO – C’era un piano di riforma firmato da Andrea Agnelli e Claudio Lotito in un verbale di Assemblea di Lega di Serie A del 24 luglio scorso che è sparito: si parlava di un calcio ispirato a quello inglese, un calcio con un Club Italia modello Club England, cioè guidato dal presidente della Premier League e con una ridistribuzione dei pesi elettorali, di un ridimensionamento seguendo i modelli europei. Il documento di nove pagine, riportato dal Corriere dello Sport, presenta una divisione in quattro colonne per dividere le tematiche tra proposte, aeree di intervento, modelli di riferimento e organi competenti per la delibera delle modifiche. Un documento specificatamente «predisposto dal presidente Lotito, di concerto con il presidente Agnelli, sulla base delle indicazioni pervenute dalle società», che è stato accantonato dopo la rottura tra il patron della Juventus e quello della Lazio. Riscritture evidenziate e cancellazioni a posteriori che dimostrano quanto si sia discusso sui vari temi.
LE PROPOSTE – Saltano agli occhi le multiproprietà nel pianto di una nuova politica di sviluppo dei settori giovanili, la proposta sui centri di formazione territoriali, sulle nuove categorie di età per i campionati giovanili e per autorizzare il passaggio di calciatori tra i club pro con la stessa proprietà in corso di stagione. Gli elementi sono tanti: si parla anche della promozione del calcio estero con la proposta di un Ministro degli esteri della FIGC per la promozione del calcio italiano all’estero sul modello spagnolo; della riforma del settore tecnico sul modello franco-tedesco, della ricerca di nuove fonti di finanziamento, dello sfruttamento commerciale di Coverciano e del Museo del Calcio, ma anche della riforma della giustizia sportiva e del riconoscimento dello ius soli per l’acquisizione della cittadinanza a fini sportivi.