Lookman, allarme rientrato in casa Atalanta. Il focus
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Lookman, ALLARME RIENTRATO in casa Atalanta. Perché la situazione è diversa da Koopmeiners?

Avatar di Filippo Davide Di Santo

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Atalanta-Milan serie A

La situazione Lookman e il paragone con Teun Koopmeiners: nel mezzo anche la posizione dell’Atalanta

Tutto è bene quel che finisce bene. Nonostante per un breve periodo fosse scoppiata una piccola polemica (come se non fosse bastata quella di Koopmeiners) dove l’apparenza ha in parte ingannato una situazione, comunque, normale.

Ademola Lookman rimarrà un giocatore dell’Atalanta per volontà soprattutto di una società che non vuole perdere il suo pezzo pregiato, ma anche a fronte di una trasparenza e chiarimento da entrambe le parti. Il numero 11 nerazzurro era uno dei possibili partenti considerando anche la tripletta fatta a Dublino (con la Dea che nel frattempo stava osservando Gudmundsson vista la situazione), ma l’assenza di offerte concrete aveva tranquillizzato le acque. La cosiddetta “deadline” era sulla carta superata, nonostante quell’interesse del PSG arrivato nel momento più sbagliato: non solo perché era in concomitanza con l’inizio del campionato, ma accaduto nel pieno caos Koopmeiners, causando senza volerlo una sorta di “dolore su dolore”. Rimarcare il concetto Pagare moneta, vedere cammello ai francesi; qualche chiarimento con il ragazzo e infine l’allarme è rientrato.

Perché la situazione di Ademola non è paragonabile a quella di Teun? La risposta sta nel “come” ha agito il calciatore nonostante le intenzioni siano state le stesse. Lookman e Koopmeiners avevano espresso il desiderio di andare altrove, ma se da una parte il centrocampista olandese ha rinunciato ad allenarsi tra certificati e un comportamento assai discutibile, dall’altra c’è stata professionalità e soprattutto trasparenza dove il “non giocare” è stata una decisione concordata tra il ragazzo e la società: contesto apparentemente normale sul mercato (e che a Bergamo è capitato diverse volte), dove la parola ammutinamento non c’è stata e quando a bussare alla porta è il PSG rispetto ad una diretta concorrente la faccenda si fa leggermente diversa.

Il legame con l’ambiente è assolutamente recuperabile a suon di prestazioni, maglia sudata e ovviamente la consapevolezza che l’ambizione in casa Atalanta non verrà mai a mancare: cercando di non peccare di pancia piena. E se Lookman nonostante impegno e buona volontà volesse comunque andare via dall’Atalanta? La risposta è semplice: trasparenza, responsabilità e professionalità nei confronti della società che lo accontenterà, senza bisogno di creare alcune polemiche.