2018

L’onestà di Ilicic: «La malattia mi ha cambiato, il pallone non è tutto»

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Dopo aver patito le pene dell’inferno, Josip Ilicic racconta quei terribili giorni: «Non volevo neanche guardare le partite»

Una tripletta realizzata per dimenticare un periodo nerissimo. Josip Ilicic, attaccante dell’Atalanta, è rientrato domenica contro il Chievo dopo quasi due mesi per un’infezione batterica ai linfonodi del collo che lo ha costretto anche ad un ricovero in ospedale. Sul sito ufficiale del club l’attaccante sloveno si racconta: «In quei due mesi sotto antibiotico ho capito che il pallone non era tutto. A volte ci si arrabbia per niente, la malattia mi ha cambiato. Non volevo nemmeno vedere le partite. Famiglia, compagni e Gasperini mi sono stati vicini, poi si è trattato solo di riprendere il ritmo partita».

L’ex viola prosegue: «I gol sono arrivati inaspettati, per un attaccante basta poco per svoltare. Dobbiamo giocare col sorriso, è la cosa più importante. Con Luca Percassi, a Verona, nello spogliatoio, ce ne siamo scambiato uno: poi se vinci è anche più facile…. Gomez? A me le soluzioni piacciono tutte, basta che funzionino con me in campo… Col Chievo è andata bene: il Papu ha grande qualità e può ricoprire più ruoli».

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