2013

Lo strano caso di Sansone e Bianchi

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A Torino, sponda granata, ci sono due casi clamorosi che stanno agitando non poco le acque. I tifosi sono preoccupati ma allo stesso tempo sbigottiti per gli strani casi di Rolando Bianchi e Gianluca Sansone. Il primo è il capitano di mille battaglie, colui che pur di mantenere la promessa di riportare in serie A la sua squadra ha rinunciato alla possibilità di far carriera altrove e magari togliersi qualche soddisfazione in più. Il secondo è diventato uno dei beniamini.

ADDIO – Il numero nove è ad un passo dall’addio. Il suo contratto scade a giugno e da mesi sta aspettando la chiamata di Urbano Cairo per sedersi al tavolo delle trattative e firmare il rinnovo. Più volte, attraverso il suo agente, il fratello Riccardo, ha giurato eterno amore al Toro e ha lasciato intendere senza mezze parole di voler restare sotto la Mole. La cosa assurda, e qui torniamo all’agitazione che pervade i supporters torinisti, è che ad una settimana dalla fine della finestra invernale di mercato, le due parti non si sono ancora incontrate per mettere le cose a posto, rimbalzandosi le colpe. Il problema? Sia il Torino che i suoi tifosi rischiano di perdere un patrimonio non indifferente come Bianchi a parametro zero. Sarebbe ingenuo da parte della dirigenza di via Arcivescovado lasciarlo andare senza guadagnarci un euro, sarebbe una tragedia sportiva per gli ultras veder partire uno degli uomini più rappresentativi di questa squadra, visto che a giugno si sono già rassegnati a perdere Ogbonna.

ARRIVEDERCI – L’altro strano caso che sta tenendo sulle spine i supporters del Torino è quello che riguarda Gianluca Sansone. Nel giro di pochissimi mesi l’ex attaccante del Sassuolo è diventato uno dei beniamini della curva ma ciò nonostante rischia di andarsene pochi mesi dopo il suo approdo sotto la Mole. Giampiero Ventura non lo vede. Non c’è nulla da fare. Nonostante lui abbia sempre dimostrato di essere all’altezza della serie A e di poter vestire la maglia granata, mister libidine continua a considerarlo una seconda-terza scelta. Prima doveva fare i conti con il solo Meggiorini, pupillo del mister. Ora deve farli pure con l’ultimo arrivato sotto la Mole, altro prediletto: Barreto. Già prima di Natale, attraverso il suo agente, aveva lasciato intendere di essere scontento per lo scarso utilizzo e di voler andare altrove per giocare con più continuità. Ora non ce la fa più: vuole andarsene. E’ stufo di allenarsi con abnegazione e di essere scavalcato pure dall’ultimo arrivato in casa granata. L’ex attaccante dell’Udinese, nonostante due stagioni a singhiozzo per colpa di diversi infortuni più o meno gravi, è partito titolare a Pescara al fianco di Meggiorini.

SAMPDORIA – E’ stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso. Sansone c’è rimasto malissimo. Mai Ventura aveva schierato titolare un giocatore appena arrivato a Torino. Il bomber vorrebbe restare, ma non a queste condizioni. La Sampdoria, che ha perso Pozzi, è vicinissima a concludere con lui e il suo entourage, ma Urbano Cairo non ha nessuna intenzione di lasciarlo partire. “Spero si chiuda con la Samp”, il succo del discorso di Donato Di Campli, agente del calciatore, pochi giorni fa. “Non ho alcuna intenzione di lasciarlo partire, a meno che il ragazzo non mi chieda esplicitamente di andare via. Tutti noi abbiamo grande fiducia in lui”, ha ribattuto Cairo. Peccato che quel “noi” non comprenda Ventura che non sta assolutamente dimostrando di avere fiducia in lui. Perché restare a Torino a marcire in panchina con un allenatore che non ti vede? Se arriverà il divorzio con il Torino sarà un vero peccato. Sansone non ha avuto il tempo di dimostrare tutto il suo valore.

COPPIA D’ORO – E di sto passo, tra rinnovi che non arrivano e troppe partite guardate dalla panchina, il Torino rischia di perdere una coppia che, quando schierata titolare, ha fatto guadagnare ai granata il 100% dei punti a disposizione. E’ successo solo in tre occasioni, sempre in casa, e Giampiero Ventura è riuscito a sconfiggere Bologna, Chievo e Siena.

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