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2016

Liverpool – Siviglia, una sfida da record

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klopp emery

Probabili formazioni, casi e statistiche: tutte le informazioni sulla finale

Prima sfida europea tra Liverpool e Siviglia, che stasera a Basilea si affronteranno nella finale di Europa League. Terza finale consecutiva per la squadra di Unai Emery, che potrebbe raggiungere il primato di tre vittorie di seguito nella competizione, record mai raggiunto finora se no dal Bayern Monaco in Champions League, e di cinque trionfi totali. Non sarà affatto semplice, però, perché dall’altra parte c’è una squadra rinata con l’arrivo in panchina di Jurgen Klopp, che vincendo potrebbe raggiungere proprio il Siviglia a quota quattro successi in questa competizione. Nell’attesa che si alzi il sipario al St. Jakob-Park, ecco tutto quello che c’è da sapere sul big match (e dove seguirla).

LE PROBABILI FORMAZIONI

Dubbi a centrocampo in casa Liverpool: dopo cinque settimane di assenza è tornato a disposizione Jordan Henderson, ma difficilmente il capitano verrà gettato nella mischia. Panchina anche per Divock Origi e Joe Allen. Quindi Jurgen Klopp dovrebbe riproporre la stessa formazione dell’ultima uscita europea, quella cioè che ha rifilato il tris al Villarreal. Chi, invece, potrebbe mischiare le carte è Unai Emery, che deve rinunciare all’infortunato Benoit Trémoulinas: spazio, quindi a Sergio Escudero sulla fascia sinistra. Confermato in porta David Soria, che era la terza scelta qualche mese fa e che si è ritrovato titolare in questa competizione rispetto a Sergio Rico, fresco di convocazione per gli Europei.

LIVERPOOL (4-2-3-1): Mignolet; Clyne, Lovren, Touré, Moreno; Can, Milner; Lallana, Firmino, Coutinho; Sturridge. In panchina: Ward, Skrtel, Lucas, Henderson, Allen, Origi, Benteke. Allenatore: Klopp.

Indisponibili: Rossiter (bicipite femorale), Gomez (ginocchio), Sakho (squalificato). In dubbio: Origi (caviglia).

SIVIGLIA (4-2-3-1): David Soria; Mariano, Rami, Carriço, Escudero; Krychowiak, N’Zonzi; Coke, Banega, Vitolo; Gameiro. In panchina: Rico, Reyes, Pareja, Kolodziejczak, Iborra, Cristoforo, Konoplyanka, Llorente. Allenatore: Emery.

Indisponibili: Krohn-Dehli (ginocchio), Trémoulinas (ginocchio).

GLI ALLENATORI

Il grande spirito di sacrificio andaluso contro il ritrovato entusiasmo del club del Merseyside. Jurgen Klopp parte con una confessione: «Amo questo torneo». Poi ripercorre il cammino del Liverpool: «La mia squadra è stata protagonista di prestazioni eccezionali. Sono orgoglioso dei miei ragazzi perché è stato difficile. Dal primo giorno in cui sono arrivato, ho visto questo grande carattere nella squadra. Dovevamo costruire la mentalità. La gara si prepara con entusiasmo, fiducia, lavorando insieme e sognando insieme prima della partita, e facendo il possibile perché il sogno diventi realtà con il lavoro sul campo. Nulla è scontato ma tutto è possibile, e per me questo è sempre sufficiente per affrontare la partita. Loro sono bravi a contrattaccare e difendere, come tutte le squadre spagnole. Davvero un’ottima squadra: attaccanti forti, difensori esperti. Due ottime squadre, due grandi club, che si affrontano per una grande coppa – questo è ciò che il calcio dovrebbe essere».

Tocca poi a Unai Emery, che ha instaurato un bel feeling con l’Europa League, del quale è l’allenatore con più presenze: «Il Siviglia tiene molto a questa competizione. Essere per la terza volta consecutiva in finale dimostra che siamo concentrati e che abbiamo ancora voglia di vincerla. Abbiamo davanti una squadra blasonata ma vincendo possiamo andare in Champions League. Quando giochi una finale devi essere in grado di competere per tutti i 90 minuti, sapendo che in alcuni momenti avranno la meglio gli avversari e in altri avrai la meglio tu. Bisogna saper gestire queste situazioni. Nel calcio bisogna sempre raggiungere il giusto equilibrio tra i giocatori che hai a disposizione e i tuoi obiettivi. La squadra deve pressare con aggressività e, se possibile, dettare il gioco controllando la palla».

IL CURIOSO CASO DI… ALBERTO MORENO

Tutta la Spagna stasera tiferà Siviglia. O quasi. Tutti tranne i tifosi del Betis, l’altra squadra della città, e la famiglia di Alberto Moreno. Nato e cresciuto a Siviglia, il terzino sinistro affronterà da avversario la squadra nella quale ha giocato fino al 2014.  Una sfida inevitabilmente speciale, dunque, per lui: «Sarà una finale strana. Sono nato e cresciuto a Siviglia, tifavo Siviglia e ci ho giocato per 10 anni, ma ora sono a Liverpool. Qui sto bene e continuo a crescere. Un anno e mezzo fa condividevo lo spogliatoio con i miei amici al Siviglia e ora li ritroverò in finale. Non vedo l’ora. La finale del 2014 è un bellissimo ricordo, anche perché era il mio primo anno da professionista. Se mi piacerebbe vincere di nuovo? Certo! Tutti vogliono vincere il più possibile».

LE STATISTICHE

Non ci sono precedenti tra Liverpool e Siviglia, ma gli inglesi in 34 partite europee contro le squadre spagnole ha vinto 14 volte (10 pareggi e altrettante sconfitte), mentre il Siviglia in 8 match contro le squadre inglesi ha conquistato 3 vittorie (altrettante sconfitte e 2 pareggi). Il Liverpool, che ha conquistato l’ultimo trionfo in Coppa Uefa nel 2001 contro il Deportivo Alavés ai supplementari e per 5 a 4, vuole ripetersi. E forse ci spera l’Italia, visto che in caso di successo del Siviglia la Spagna scavalcherebbe proprio noi nella classifica di nazione più premiata di questo torneo (finora siamo a nove Coppa Uefa/Europa League). Chi stasera perderà in finale vedrà sfumare un bel record: nessuna di loro, infatti, ha mai perso una finale di Coppa Uefa/Europa League, anche se in due occasioni gli andalusi hanno vinto ai rigori. L’esperienza europea, però, è tutta dalla parte del Liverpool, che ha vinto più Coppe dei Campioni e Supercoppa Uefa: 5 a 0 nel primo caso, 3 a 1 nel secondo. Esperienza, però, a livello di club, ma non in campo, perché nessun giocatore di questo Liverpool ha mai vinto una competizione UEFA con il club, mentre nel Siviglia nessuno ha disputato più di due delle quattro finali. Le motivazioni sicuramente non mancano: il Siviglia può diventare la terza squadra a vincere l’Europa League dopo il passaggio dalla fase a gironi della Champions League, come Atletico Madrid e Chelsea.

CURIOSITA’ E INCROCI

Passiamo alle statistiche che riguardano i singoli e partiamo da José Antonio Reyes. Ha vinto con l’Atletico Madrid nel 2010 e con il Siviglia nel 2014 e nel 2015, quindi può raggiungere un record importante: essere, cioè, il primo giocatore a vincere quattro finali. Yevhen Konoplyanka, invece, può diventare il primo giocatore a disputare due finali consecutive con due squadre diverse dopo Radamel Falcao, che ha vinto la competizione con Porto e Atletico Madrid. Daniel Carriço, invece, è il giocatore che ha collezionato più presenze dalla nascita dell’Europa League nella stagione 2009/10. Passiamo agli allenatori: Jurgen Klopp ha sfidato il Siviglia quando ha allenato il Mainz e il Borussia Dortmund, senza però riuscire a vincere. Unai Emery, invece, non ha mai affrontato il Liverpool, però ha esperienza contro le squadre inglesi: quest’anno ha perso due volte con il Manchester City, mentre quando era alla guida del Valencia ha raccolto due vittorie e altrettanti pareggi e sconfitte contro le formazioni inglesi.

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