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Liverpool, addio Klopp: «Pensavo di crollare. Futuro? non lo so ancora, ma mi rivedrete»

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Le parole di Jurgen Klopp, dopo l’addio del tecnico al Liverpool: «È stato assolutamente pazzesco, i tifosi il superpotere del club»

Jurgen Klopp ha detto addio al Liverpool e ieri ha salutato per l’ultima volta i tifosi di Anfield Road. Di seguito le sue parole in conferenza stampa, dove ha parlato delle emozioni provate e del suo futuro.

ADDIO – «Non penso che sia normale un saluto del genere. Sapevo già da molto tempo che la nostra relazione era davvero speciale e penso davvero che questo club sia diverso. Come ho detto, i tifosi sono il superpotere di questo club, queste persone fanno andare avanti il ​​club, queste persone spingono il club, queste persone trascinano il club nei momenti difficili. Queste persone sono il club. Ci siamo divertiti moltissimo insieme, nove anni, quasi un decennio. È stato assolutamente pazzesco. Molti pensano che io sia sempre stato qui e che lo sarò sempre».

EMOZIONI – «Mi aspettavo… avevo un po’ paura di crollare. Durante la partita gli ultimi minuti sono stati complicati, ma la sensazione generale era più quella di un inizio che di una fine, perché so che l’addio riguarda me e che la squadra ha un grande futuro. Vi amo tutti, amo tutto del club, ma è ora che me ne vada. È stato un momento assolutamente incredibile e meraviglioso. Tornerò di tanto in tanto, come ho detto, come tifoso, magari dopo la seconda sosta per le Nazionali o qualcosa del genere».

FUTURO – «Non ne ho idea. Farò le valigie, ho abbastanza cose da fare anche se non ho ancora pianificato nulla. Mia moglie Ulla mi dirà dove andare, la seguirò felicemente. Ma non ho idea di cosa accadrà. So che stasera faremo una festa, questo è quello che so. Futuro? Non lo so esattamente ma nessuno creda che non farò più il manager; lo capisco, sembra essere una droga, tutti tornano e lavorano fino ai 70 anni e più. Io ho sempre avuto l’idea che non lo farò così a lungo: devo essere la scintilla, devo essere l’energia, devo essere tutto questo genere di cose e ora sono vuoto. Questo è tutto. Ora non penso alla prossima opportunità: basterà guardare quali club sono disponibili e cose del genere. Ci saranno opportunità, ma non è il momento di pensare: ‘Forse tra un anno tornerò’. In questo momento dico solo ‘ci vediamo più tardi».

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