Sul passato all’Inter: «In finale a Madrid nel 2010 avrei segnato di certo»

Sparito dai radar del calcio italiano, Mario Balotelli crede ancora di poter dare tanto: l’attaccante del Liverpool, l’anno scorso in prestito al Milan, quattro anno fa, di questi tempi, si godeva la sua Nazionale agli Europei. Adesso, fuori dai giochi azzurri, non molla la presa e rilancia la sua carriera: «Ho fatto due anni non ai miei livelli. Problemi fisici e altri problemi, non sono stato io. Antonio Conte giustamente ha portato altri giocatori all’Europeo. Fossi stato in lui, avrei fatto esattamente la stessa cosa. Mi spiace non essere in Francia, ma doveva andare così – le parole di Balotelli stamane nel corso di una intervista al Corriere della Sera – . Non ho pagato il peso delle aspettative, secondo me io posso fare molto di più di quello che ho detto, però ci vuole tempo. In una scala da zero a dieci, mi sono fermato a cinque, ma piano piano arriverò al dieci perché lo voglio. Vincerò il Pallone d’Oro». 

LIVERPOOL, BALOTELLI: «INTER, A MADRID AVREI SEGNATO» – Balotelli riserva più di qualche parola anche sul passato: dalla lite con Roberto Mancini ai tempi del Manchester City, passata alla storia per quella strattonata che il tecnico, ora all’Inter, gli fece prendendolo per la pettorina. Balotelli spiega come si trattasse di una reazione scatenata semplicemente da un gesto che poteva far male al tecnico durante una partitella, nato e finito però lì. Ricordi anche sul passato interista e quella finale di Champions League del 2010 che portò ai nerazzurri la coppa: «A José Mourinho (tecnico nerazzurro dell’epoca, ndr) imputo solo una cosa: non mi ha fatto giocare la finale di Champions. Se entravo, segnavo sicuro. Me lo sentivo». Al momento, sul mercato, Balotelli parrebbe molto vicino al Besiktas, ma dovrebbe fare momentaneamente ritorno al Liverpool, con cui conta magari di potersi giocare qualche chance di permanenza.