Sarà Napoli-Lipsia ai sedicesimi di EL: unico precedente nell’89 - Calcio News 24
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2017

Sarà Napoli-Lipsia ai sedicesimi di EL: unico precedente nell’89

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Lipsia e Napoli si giocheranno il passaggio di turno in quella che si preannuncia essere una delle sfide più interessanti dei sedicesimi di finale di Europa League

L’urna di Nyon ha deciso: sarà di nuovo Napoli-Lipsia dopo 29 anni dall’ultima volta. Certo, la storia è radicalmente cambiata da quella doppia sfida e, come si suol dire, ne è decisamente passata di acqua sotto i ponti. Nel corso degli anni, sia il Napoli che lo stesso Lipsia hanno dovuto fare i conti – nel vero senso della parola – con i tribunali fallimentari. Ma entrambe hanno evidenziato un destino comune, fatto di denti stretti, progetti oculati e rinascite complete, sancite con i rispettivi ritorni nell’Europa calcistica. È sempre il destino, ora, a rimetterle uno contro l’altro, in quella che si preannuncia una delle sfide più interessanti dei sedicesimi di finale di Europa League. C’è da dire, per precisione, che questo Lipsia, di proprietà della Red Bull, rappresenta la medesima città, dopo la sparizione del “vecchio Lokomotive”, attualmente impantanato in quarta serie tedesca. Proprio per questo, in Germania, tendono ad associare l’immagine di Lipsia alla nuova realtà biancorossa. Come detto, tra le due squadre – sarebbe meglio dire, tra le squadre che rappresentano le due città –  ci sono solo due precedenti. Nel 1989, il Napoli e il Lipsia si giocarono il superamento del terzo turno eliminatorio della vecchia Coppa Uefa. L’andata si giocò in Germania, il ritorno a Fuorigrotta.

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Un biglietto per Lipsia-Napoli, oramai reperto storico

Era un Napoli stellare, quello dell’89. Basta rileggere la formazione che pareggiò la sfida d’andata, in Germania: Giuliani, Ciro Ferrara, Renica, Corradini, Francini, De Napoli, Alemao, Fusi, Crippa Diego Maradona e Careca. Tuttavia, i padroni di casa non si fecero trovare intimoriti dal Napoli di Diego. Le immagini di repertorio che ci giungono attraverso filmati VHS caricati su Youtube, ci mostrano un Lipsia aggressivo e compatto. Difatti, furono proprio i biancorossi a passare in vantaggio per primi, con Zimmerlìng, che di testa sorprende Giuliani. Fa proprio lo svantaggio a scuotere gli azzurri che salirono in cattedra e s’impossessarono dell’inerzia della partita, a ritmo di passaggi continui a mo’ di fitta ragnatela (vi ricorda qualcosa?). Maradona inspirò l’azione, Careca la rese velenosa e Francini, di testa, fissò il punteggio sul definitivo 1-1.

Al ritorno, le cose andarono in maniera molto diversa. Il Napoli aveva fretta di chiudere il discorso, evitando qualsiasi reazione d’orgoglio del Lipsia. Al San Paolo scese in campo lo stesso undici che pareggiò in Germania, tranne Crippa, al quale fu preferito Carnevale. Fu proprio questo cambio a favorire, sin da subito, un gioco più energico ed elastico, habitat tattico ideale per Maradona e Careca. Proprio Diego portò in vantaggio gli azzurri con un magistrale calcio di punizione dal limite. Tutto troppo facile per uno come lui. Il definitivo doppio vantaggio fu segnato da un insolito goleador: Giovanni Francini. Ancora lui riuscì a battere di testa l’impotente Muller. Fu proprio questa doppia marcatura nella doppia sfida al Lipsia – e il suo numero di maglia – a valergli il soprannome di “tre di coppe”.

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