2017

Marcello Lippi come Buffon: «Var? Troppe interruzioni, c’è qualcosa da rivedere»

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Intervistato dal quotidiano La Repubblica, Marcello Lippi affronta alcuni tra i principali temi del momento: Var, l’imminente confronto tra Italia e Spagna, il mondo calcistico cinese e tanto altro

Forse un po’ nostalgico della sua terra natia, l’attuale commissario tecnico della Cina Marcello Lippi è tornato a parlare e si è raccontato, rilasciando alla testata giornalistica de La Repubblica un’interessante e gradevole intervista. Tra le prime tematiche affrontate, non poteva mancare la novità di questa Serie A 2017-2018: il nuovo sistema tecnologico del Var, al quale il CT campione del mondo 2006 fa qualche rimostranza: «Il calcio non deve esagerare con la tecnologia: un po’ va bene, troppa no. Ho paura che il Var spezzerà il flusso del gioco, obbligando a mille interruzioni. Forse sarebbe stato meglio limitarsi all’occhio di falco sulla linea di porta». Un parere che collima in parte con le ultime dichiarazioni esternate dal capitano della Nazionale Azzurra, Gianluigi Buffon, al termine dell’anticipo di sabato tra Juventus Genoa. E a proposito di Nazionale, il tecnico di Viareggio interviene anche sull’imminente scontro al vertice del Gruppo G, per le qualificazioni Mondiali di Russia 2018, vedendo un’Italia in grado di poter impensierire la Spagna: «Sfida difficile, ma alla nostra portata. L’Italia è l’espressione di un calcio in crescita, giovane, pieno di entusiasmo e talento. Loro invece stanno vivendo una leggera involuzione che riflette il ciclo ormai al termine del Barcellona, grande fornitore della nazionale. E poi gli azzurri hanno già battuto le furie rosse all’Europeo dell’anno scorso, non partono battuti». E se gran parte del merito di questo entusiasmo che è tornato a sbocciare intorno alla Nazionale italiana è stato frutto del lavoro di Antonio Conte e del cammino dell’Italia agli ultimi Europei, Lippi non manca di elogiare il certosino lavoro dell’attuale CT, Ventura: «Ha cercato il talento e lo ha innestato con coraggio. Dispone di ottimo materiale e lo sa: credo che nessuna nazionale al mondo abbia, in prospettiva, un gruppo migliore del nostro».

Lippi tra calcio europeo e asiatico: il parere del tecnico Campione del Mondo

Grande ottimismo anche per la rinascita del calcio italiano, a livello internazionale che, dopo il ritorno del Milan in Europa, vede anche il ritorno di tre italiane ai gironi di Champions League: «La Juve passerà il turno insieme al Barcellona, il Napoli può vincere il girone, lo vedo protagonista ovunque. Più dura per la Roma che dovrà eliminare una tra Chelsea e Atletico Madrid, un bel problema». E se il futuro dell’Italia calcistica sarà sicuramente radioso, lo stesso si augura anche per il movimento asiatico, cinese in particolare, sebbene sussistano ancora parecchie difficoltà che ne ostacolano l’ascesa: «Lo ripeto disperatamente, forse adesso i presidenti cominciano a capire che la grandezza di un movimento sportivo la fanno le basi, i giovani, non i capricci sul mercato […] La Cina ha un miliardo e 400 mila abitanti, vi lascio immaginare il numero di bambini e ragazzi a disposizione: bisogna realizzare campi da calcio, strutture e vivai, bisogna allenare gli istruttori, creando centri federali. Dall’anno prossimo nessuna squadra potrà iscriversi al campionato senza avere formazioni giovanili: mi pare un buon inizio per chi proverà ad ottenere dalla Fifa il mondiale 2030. Però i cinesi devono capire che non si cresce a colpi di capricci sul mercato, peraltro legittimi dal momento che ognuno spende i propri soldi come vuole. E senza offesa per il ping pong, giochiamo a pallone».

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