2011

Lippi: “Questa Juve e` tosta. Potevo allenare il Milan”

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Intervenuto ai microfoni di “Radio Rai”, durante il programma “Radio Anch’io lo Sport”, Marcello Lippi, allenatore attaulmente senza panchina, ed ex C.t. della Nazionale, ha trattato diversi concetti inerenti il calcio italiano, partendo dalla “sua” Juventus: “Questa e` una Juventus tosta, Juventus ha trasmesso alla squadra tutto il temperamento che aveva anche in campo da calciatore. Conte lavora tutti i giorni per trasmettere la sua juventinita`, che vuol dire anche determinazione ed organizzazione. Se mi aspettavo da parte sua questa carriera? Certamente nella mia Juventus c’erano tante personalita` di valore, tra cui anche Ferrara e Deschamps, che lo sono diventati a loro volte, ed anche Torricelli, che ci sta provando. Solitamente sono i centrocampisti ad essere quelli che in maniera migliore interpretano il ruolo, anche se a volte allenano anche persone che non sono arrivate a determinati livelli. Questa Juventus ha carattere e dimostra il concetto fondamentale di questa squadra, ossia la voglia di fare sempre risultato e di puntare alla vetta, anche se magari ai nostri di partenza non e` la squadra favorita e ci sono rose piu` attrezzate”.

Sul ritardo di Milan ed Inter: “Milan ed Inter hanno sofferto molto la preparazione anticipata per la Supercoppa Italiana a Pechino, con brailiani ed argentini che sono tornati tardi per via della Copa America ed i vari infortuni che ne sono seguiti. Adesso stanno recuperando il ritardo e torneranno in alto”.

Sulla sua voglia di tornare in panchina: “Io voglio tornare ad allenare, ma aspetto l’occasione giusta perche` voglio un progetto che mi piaccia. In Italia pero` non penso di tornare, anche se sono stato contattato da club italiani, anche recentemente. Ho gia` dato quello che dovevo dare, sono stato allenatore di Inter e Juventus, ho avuto la possibilita` di andare al Milan 5-6 anni fa, ma alla fine non lo ho fatto. Vorrei un’esperienza all’estero. Una Nazionale? Sarebbe bello prendere in mano una Nazionale e portarla ai Mondiali del 2014 in Brasile”.

Sul talento nel calcio italiano: “In Italia di talento nello sport ce ne e` tanto, ma la cosa bella e` che si sta enfatizzando il concetto di squadra, con i talenti che stanno mettendo al servizio della loro squadra le loro qualita`”.

Sulla Roma: “La Roma mi sta stupendo per determinazione e coerenza. Hanno cambiato proprieta`, dirigenza, allenatore, filosofia di lavoro ed anche tanti giocatori, ma stanno dimostrando di voler difendere questi concetti. Anche l’episodio avvenuto nello spogliatoio, ed i provvedimenti presi, sono proprio la prova di questi valori”.

Sul ruolo di ‘teste calde’ come Balotelli per la Nazionale ed il rendimento della formazione di Prandelli: “Sono testimoni la Figc ed il presidente Abete, io Balotelli lo avevo preso in considerazione per il Mondiale del Sudafrica, ma non risultava determinante nemmeno con l’Under 21 per la qualificazione alle Olimpiadi, ed allora ho preferito lasciarlo fuori dal gruppo. Ho sempre detto, pero`, che sarebbe diventato un punto fermo della Nazionale di Prandelli. Cosa mi piace di questa Nazionale? Lo ho sempre detto, rivedo lo spirito ed il carattere della mia. Secondo me potra` dire la sua all’Europeo”.

Sul rendimento di altre squadre come Lazio, Udinese e Napoli: “A me Lazio ed Udinese piacciono tantissimo. La Lazio, anche senza giocatori come Dias e Biava, sta facendo bene con Stankevicius e Diakite`, e Klose e` un giocatore incredibile. L’Udinese ha un fenomeno come Di Natale che continua a fare 20 gol a stagione. Il Napoli? Tutti sanno la simpatia che ho per questa piazza, ma non mi sono tirato indietro dal criticare la decisione di fare una scelta per una competizione piuttosto che un’altra: bisogna sempre lottare su ogni fronte al massimo”.

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