2015

Lippi: «Mi rivedo in Allegri»

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L’ex c.t: «Gli oriundi bravi servono in Nazionale»

Intervistato quest’oggi da La Gazzetta dello Sport, Marcello Lippi, ex commissario tecnico della Nazionale, ha rilasciato alcune dichiarazioni sulle polemiche legate agli oriundi e sul confronto tra gli ultimi due allenatori bianconeri, Antonio Conte e Max Allegri:  «Tutti vorremmo un’Italia di italiani. Ma se il c.t. ha appena il 34% di selezionabili, e ci sono giocatori importanti e funzionali, allora è giusto convocarli. Anche se oriundi. Gli oriundi bravi servono».

LE DICHIARAZIONI – Prosegue il tecnico:  «Conte? È uno dei tanti che ho allenato e poi è diventato tecnico, più di venti: tutti dicono di aver preso qualcosa da me. Resta il ricordo per tutte le domeniche passate ad abbracciarci per i successi. Abbiamo avuto qualche contrasto, ma se c’è intesa passa tutto, come le liti con la moglie. Parlato bene di Allegri già in passato? Sì, perché mi sono rivisto un po’ in lui. È arrivato alla Juve più o meno alla mia età, ha la stessa mia concretezza e la voglia di modernizzare la squadra. Ci sono punti in comune. Si vede l’intelligenza: in punta di piedi in un ambiente dove si praticava un certo calcio, senza stravolgere le certezze. Poi, con idee leggermente diverse, ha dato a poco a poco la sua identità. La Juve cresce bene: dopo essersi imposta in Italia ora può diventare europea, e dare una spinta a tutto il movimento».

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