2015

Lippi: «La Juve è la più forte. Roma, stai attenta al Napoli»

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Su Pogba: «Sacrificio necessario, come Zidane». Sulla Samp: «Bravo Mihajlovic»

Marcello Lippi, allenatore campione del Mondo nel 2006 con l’Italia, attuale dirigente del Guangzhou, ha parlato ai microfoni di “Sky Sport” commentando il girone d’andata del nostro campionato. Dalla Juventus alla Sampdoria, da Pogba a Zidane. 

LA JUVENTUS – «Quando ritornai alla Juventus dall’Inter mi chiamò il dottor Agnelli e mi disse ‘Marcello devo darle una brutta notizia, vendiamo Zidane e ci danno 150 miliardi’ io dissi ‘Zidane è ‘il miglior giocatore al mondo’ ma Agnelli mi rassicurò ‘stia tranquillo che questi soldi li reinvestiremo tutti nel mercato’ e arrivano tre grandi calciatori come Buffon, Thuram e Nedved, e uno di questi, Gigi, gioca ancora. Rifacemmo la squadra e continuammo a vincere. Quello di Pogba sarebbe un grande sacrificio ma con i tanti soldi incassati la Juve potrebbe comprare 3-4 giocatori che garantiscano continuità. La Juve ha fatto bene in questo girone d’andata, è stata la più forte. L’unico neo sono i tanti infortuni, vedi Barzagli, che costringono l’allenatore a schierare sempre gli stessi uomini e questo alla lunga potrebbe pesare ma credo che nonostante tutto la Juve sia semplicemente la più forte».

LA SAMPDORIA E LA LOTTA PER LA CHAMIONS – «La Sampdoria non godeva di grandi prospettive ad inizio anno nell’immaginario collettivo ma Mihajlovic è stato bravissimo e credo che i meriti più grandi siano dell’allenatore perchè ha trasmesso la mentalità vincente, la Samp gioca un calcio europeo, molto offensivo. E’ tutto ancora aperto per la Champions League, c’è anche la Fiorentina. Il campionato non positivo delle milanesi fa sì che le altre squadre possano sognare ma anche la Roma deve stare attenta alla crescita del Napoli. Qual è la favorita per la terza piazza? Il Napoli. Le milanesi hanno ricostruito, hanno cambiato tanto e non è facile ricostruire. Inzaghi? La sua carriera da allenatore è iniziata due anni fa nel settore giovanile, ha fatto ottimi risultati con la Primavera. E’ chiaro che non è semplice allenare una grande squadra come il Milan e per avere risultati devono funzionare tante componenti».

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