Champions League
Lippi: «Juve fuori dalla Champions? “Colpa” di Chiellini. Zidane il più forte di tutti»
L’ex ct della Nazionale Italiana, Marcello Lippi, ha parlato della sua esperienza in Cina e ha commentato l’uscita della Juve con l’Ajax
Ospite de “I lunatici” su Rai2, l’ex allenatore della Nazionale Italiana vincitrice della Coppa del Mondo del 2006, è stato intervistato per parlare della sua esperienza in Cina e per commentare i progressi della nuova Italia di Roberto Mancini. Ecco le sue parole: «In Cina si sta bene, i cinesi sono un po’ curiosi ma si vive bene. Per mettersi al passo con i tempi dal punto di vista calcistico c’e’ ancora da lavorare, li’ non c’e’ tradizione, giocano tutti a ping pong, non vedi mai un bambino giocare a calcio. Ora stanno iniziando a creare settori giovanili, a giocare a calcio nelle scuole. Stanno dando vita a diversi miglioramenti».
«Mondiali 2006? Di quel mondiale e’ stato raccontato tutto, vincere con la maglia dell’Italia, salire sul tetto del mondo, ti da’ una gioia che non ha pari. Su quell’esperienza non c’e’ più niente da raccontare. L’Italia di Mancini? Ci sono tanti giovani bravi e lui ha avuto il coraggio di chiamarli in qualche caso anche prima che esordissero in Serie A. Ha scelto i giovani più bravi, questa Nazionale mi piace, ci sono tanti ragazzi interessanti».
Spazio poi alla Juventus e all’uscita dalla Champions contro l’Ajax: «La mia Juventus? Fu la prima grande soddisfazione internazionale. L’anno prima vincemmo campionato e Coppa Italia, poi trionfammo in coppa dei Campioni e l’anno dopo alzammo la coppa Intercontinentale. Per vincere la Coppa dei Campioni ci vogliono dei grandi giocatori e poi serve un grande senso di appartenenza, la voglia di mettersi a disposizioni l’uno dell’altro. Quei ragazzi lo fecero, e infatti salirono sul tetto del mondo. Cosa è mancato alla Juve per vincere quest’anno? La fortuna di avere a disposizione i giocatori importanti nel momento decisivo. Chiellini ad esempio per la Juventus è importante quasi come Ronaldo e con l’Ajax non c’era. Una partita che rigiocherei? Juve–Milan, la finale che abbiamo perso ai rigori, quella li’ ha lasciato tanto amaro in bocca».
«Che cosa penso di Allegri? Chi vince ha sempre una grande qualità, vincere non e’ mai facile. E mi riferisco ad Allegri. Molti lo criticano dicendo che le sue squadre non giocano bene, ma le sue squadre giocano per vincere e vincono sempre. Ancelotti è molto bravo, ha vinto in diverse nazioni. Anche Spalletti è molto bravo. Tra i giovani mi piace De Zerbi, fa giocare molto bene le sue squadre. Certo, più i giocatori sono importanti e forti, più e’ difficile creare certi automatismi».
«Il più forte che ho allenato? Spero non si offenderà nessuno se metto al primo posto Zinedine Zidane. Tra i difensori? Non mi piace fare queste classifiche, il piu’ forte in assoluto che ho allenato e’ Zidane, anche se ce ne sono tantissimi. da Del Piero a Nedved. Anche di difensori forti ne ho avuti tantissimi. Da Nesta a Cannavaro, da Montero a Ferrara, solo per fare alcuni nomi. Se tra me e Roberto Baggio c’e’ mai stato qualche problema? Non e’ successo niente con lui, assolutamente niente…»