2012
Lippi: “El Shaarawy eccezionale, Pirlo straordinario. E in Champions…”
LIPPI MILAN EL SHAARAWY JUVENTUS PIRLO CONTE FIORENTINA ROMA – Intervistato dai colleghi di Tuttosport, Marcello Lippi ha fatto il punto sul 2012 che sta per chiudersi. L’ex tecnico della Juventus e della Nazionale ha esordito parlando del giovane che, secondo lui, ha lasciato maggiormente il segno in questo anno e potrà farlo anche nel 2013: “El Shaarawy ha iniziato la stagione in maniera eccezionale. Non so se riuscirà a segnare ogni domenica come gli capita di questi tempi, ma il milanista anche nel 2013 sarà un protagonista. Italiane protagoniste in Europa? Possono riuscirci. Soprattutto la Juve che vincendo con il Chelsea e poi a Donetsk è cresciuta molto a livello di consapevolezza. Certo molto dipende da chi ti trovi di fronte durante il cammino. Il cammino azzurro in Confederations Cup? Paradossalmente sarebbe preferibile un brutto piazzamento perché, come ricordavo sempre ai miei giocatori, chi vince la Confederations va male l’anno dopo al Mondiale. Pirlo? Ha ricavato grandi motivazioni dal rimettersi in gioco nella Juve e altre gliene regala il fatto di non aver potuto giocare al meglio l’ultimo Mondiale a causa dei problemi fisici che lo condizionavano. Questo mi fa pensare che andrà alla grande fino a Brasile 2014, dopo non so. Un aggettivo? Straordinario. La cura di Conte per la Juventus? Antonio ha riportato nel calcio la juventinità, un concetto che all’esterno spesso non viene capito. Mi riferisco alla cultura del lavoro e alla ferocia nella ricerca del risultato che fanno parte del Dna Juve, ma che un po’ si erano persi. I paragoni tra questa Juve e la mia, o quella di Capello o ancora quella del Trap ci stanno proprio perché tutte sono unite da questa cultura. Le rivali bianconere per lo scudetto? Alla lista aggiungerei la Roma. Tutte devono darsi continuità, perché alternano grandi momenti a improvvisi cali. Mi ha colpito la Fiorentina, capace di sfatare il luogo comune che occorre molto tempo per ottenere risultati quando si cambiano tanti giocatori. A Firenze oltre ai giocatori hanno cambiato dirigenti e allenatore, ma i risultati sono arrivati subito.“