2013
Lippi: “È tornata la Juventus, Del Piero…”
LIPPI JUVENTUS DEL PIERO – Intervistato dai colleghi di Sky Sport in coincidenza con il primo giorno del 2013, Marcello Lippi ha parlato soprattutto della Juventus. L’ex tecnico della formazione bianconera, oltre a fare i complimenti alla dirigenza per il lavoro svolto nell’ultimo anno, ha parlato anche della separazione con Alessandro Del Piero: “E’ ritornata la solita Juve, squadra di grande motivazione e fame di vittoria. È come la Juve di Lippi, di Trapattoni, di Capello, è una Juve vincente. Conte ha dimostrato di avere una juventinità: è stato il capitano di una delle grandi Juventus, un esempio sul campo, ed è stato bravo a trasmettere i principi tecnico-tattici, perché questa Juve non è solo cuore e grinta, ma anche organizzazione di gioco. Buffon? È tornato a essere un fuoriclasse dopo l’infortunio; l’acquisto di Pirlo è stato determinante e poi si è vista l’esplosione definitiva di alcuni giocatori come Marchisio e Chiellini. Del Piero? Nella storia della Juve sono andati via grandi campioni, nella mia epoca faccio i nomi di Vialli e Zidane, ma Del Piero è però qualcosa di più di questi giocatori nella storia bianconera: quando si parlava di Juve la prima parola che veniva in mente era Del Piero e quando si parlava di Del Piero veniva in mente la Juve. È stato più difficile, ma credo che i tifosi se ne siano fatti una ragione. Del Piero avrebbe voluto finire alla Juve, ma ha fatto quello che voleva, un’esperienza completamente diversa.“
Poi Lippi ha parlato anche del suo futuro, non escludendo a priori un’ipotesi circolata da qualche giorno: “Io c.t. della Cina? Credo che io sia nei loro pensieri, perché no. Ho iniziato a conoscere questo tipo di calcio e fra due anni sarà anche più chiara la situazione. Potrebbe essere una soluzione – dice Lippi -. L’Italia è la mia nazione, ho nostalgia di amici, famiglia, quello cui sono legato, ma il lavoro che dovevo fare in Italia l’ho già fatto. Poi io ho ormai un marchio in Italia: vado a Firenze, vado a Roma e mi sento dire ‘juventino qua, juventino là’. Io dirigente alla Juve? E’ un accostamento che è già stato fatto in passato, è stato molto forte, ma non si è concretizzato.“
Qualche parola è stata espressa da Lippi anche sui giocatori che, con ogni probabilità, condurranno la Nazionale azzurra nei prossimi impegni: “Balotelli non lo consideravo meritevole di essere convocato in Nazionale tre anni fa perché non giocava nella sua squadra, lo mettevano in castigo, andava in Under 21 e faceva casino. Quindi non capivo perché dovesse essere premiato, era questo il mio intendimento. Ma è un giocatore che farà il futuro della Nazionale. Con Cassano ho avuto un buon rapporto e credo che lui abbia anche apprezzato qualche mio atteggiamento. Balotelli non deve fare gli errori di Cassano? Più che non farli, deve capire che dopo una-due-tre volte devi sfruttare le grandi doti che madre natura ti ha regalato. Perché non capita a tutti.“