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LIGUE 1 – Lione, esonerato Fabio Grosso. I quattro episodi più importanti della sua esperienza all’OL

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L’esperienza del campione del mondo 2006 come allenatore dei Francesi è stata caratterizzata da spionaggi, aggressioni e tensioni di ogni tipo

Questa mattina, il Lione ha deciso di esonerare Fabio Grosso. Come anticipato dal quotidiano
L’Equipe, infatti, la società ha deciso di sollevare dall’incarico il tecnico italiano per sostituirlo ad interim, temporaneamente, con Pierre Sage. L’esperienza del campione del mondo 2006 come allenatore dei Francesi è stata caratterizzata da spionaggi, aggressioni e tensioni di ogni tipo, tutti elementi più riconducibili ad un film con James Bond piuttosto che ad una squadra di calcio. Vediamo, dunque, i quattro episodi che hanno segnato l’avventura di Fabio Grosso sulla panchina del Lione:

LA NOMINA COME ALLENATORE – Lo scorso 16 settembre, l’Olympique Lione annunciava
Grosso come nuovo allenatore per sostituire il deludente Laurent Blanc. L’accordo prevedeva un contratto fino al 2024, con opzione di rinnovo per un’ulteriore stagione. La scelta di puntare su Grosso spiazzò moltissimi tifosi, dato che la società aveva già un pre accordo con un altro campione del mondo 2006, ovvero Gennaro Gattuso. Grosso arrivò a Lione con i migliori propositi. Veniva da una promozione in Serie A con il Frosinone e conosceva già l’ambiente OL, dato che vi ha giocato dal 2007 al 2009, ma da lì in poi arriveranno più delusioni che soddisfazioni.

UNA SPIA NELLO SPOGLIATOIO – Appena arrivato, Grosso dovette già affrontare i primi
problemi, oltre ai risultati negativi. L’ex calciatore francese Jerome Rothen, rivelò infatti a Radio MonteCarlo Sport che il clima nello spogliatoio del Lione non era dei migliori. “Non voglio fare nomi, ma non c’è quasi più un giocatore che possa ancora sopportare Grosso. Molti in squadra dicono che sia il peggior allenatore mai avuto nel corso della loro carriera”. La notizia fece il giro della Francia e, ovviamente, arrivò anche alle orecchie del mister ex Frosinone, che decise così di chiudere tutti i suoi giocatori nello spogliatoio e di interrogarli uno ad uno. Alla fine però, dopo aver ottenuto solo riscontri negativi, prese la decisione di mandare tutti a casa e di annullare l’allenamento.

MARSIGLIA-LIONE: L’AGGRESSIONE AL PULLMAN – Si arriva così a domenica 29 ottobre,
giorno di Marsiglia-Lione, una delle partite che in passato ha fatto la storia del calcio d’oltralpe. L’OL stava per effettuare il proprio ingresso nello stadio Velodrome in pullman, come di routine, quando un gruppo di tifosi estremisti del Marsiglia comincia ad assalire il veicolo, scagliandoci contro di tutto. Una bottiglia colpì al volto Grosso, che venne subito trasportato in ospedale a causa dell’elevata perdita di sangue, dove vi uscirà con 15 punti di sutura. “Poteva essere una tragedia, e sicuramente lo è stata per lo sport e per tutti quelli che lo amano”, scriverà in seguito sul suo profilo Instagram.

LIONE 0-2 LILLA: L’INIZIO DELLA FINE – Domenica scorsa è arrivata l’ennesima delusione per Fabio Grosso. Il suo Lione ha infatti perso in casa 2-0 contro il Lilla. Una partita in cui si è vista solo una squadra in campo, con i suoi ragazzi che quasi non hanno nemmeno provato a reagire. Dopo numerosi colloqui, John Textor, nuovo proprietario del club, ha deciso di sollevare il campione del mondo dal suo incarico e di affidare la panchina a Pierre Sage, quarantaquattrenne responsabile del centro di formazione del Lione, nell’attesa di trovare un sostituto adeguato, l’ennesimo di questa stagione. Si conclude così, dunque, l’esperienza di Grosso sulla panchina dell’Olympique, dopo appena 2 mesi e mezzo.

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