2009
Liga, continua il regime Barcellona – Real Madrid
Il verdetto degli anticipi della 14a giornata di Liga è chiaro: in Spagna vige un regime di duopolio, targato ovviamente Barcellona-Real Madrid, e così sarà fino al termine del campionato, a meno di clamorosi ribaltoni alquanto improbabili da immaginare al momento.
Nel giorno della festa del Camp Nou per il pallone d’oro a Leo Messi, il Barà§a fatica però molto più del previsto per fare suo il derby contro l’Espanyol. Pochettino intasa la mediana con il “trivote” Baena-Forlàn-Verdàº, chiude gli spazi e concede poche occasioni ai blaugrana, che giocano meglio ma passano solo grazie ad un rigore letteralmente inventato dall’arbitro Iturralde Gonzalez: la caduta di Xavi sembra del tutto casuale, tuttavia il direttore di gara decreta il penalty per un inesistente fallo di Baena. Dal dischetto Ibrahimovic non fa sconti e consolida la prima posizione del Barcellona.
Il Real Madrid non sta a guardare e risponde con una vittoria pesantissima sul campo del Valencia, ricacciando gli uomini di Emery a sei lunghezze di distanza e mantenendo invariato il distacco dal Barcellona. Si comincia a vedere la mano di Pellegrini sul gioco del Real: ingiustamente bersagliato di critiche dopo alcune sconfitte iniziali, il tecnico cileno al Mestalla dimostra di essere bravo e preparato. Pur priva di Kakà e Cristiano Ronaldo, infatti, la sua squadra fornisce una prestazione davvero incisiva, si porta in vantaggio due volte e, nonostante gli errori di Casillas che permettono al Valencia di pareggiare, ottiene i tre punti grazie alla convinzione e alla voglia di vincere. Migliore in campo Benzema, che non segna ma gioca col piglio del campione come finora non aveva fatto.
Nell’altro anticipo di giornata, l’Athletic Bilbao vince 2-1 sul campo del Saragozza, provocando in tal modo il licenziamento del tecnico degli aragonesi Marcelino. I padroni di casa dominano nel possesso palla, ma devono fare i conti con un attacco spuntato e senza idee, nel quale opera da centravanti il mai prolifico Arizmendi. Dopo un primo tempo noioso e piuttosto brutto, è l’ingresso del gioiellino dei baschi Iker Muniain a segnare la svolta della partita. Il 17enne navarro entra in campo e dopo nemmeno un minuto serve un assist al bacio che il difensore Mikel San Josè, altro giovanissimo del vivaio, spedisce in rete con un gran colpo di testa. Il Saragozza si getta in avanti per tentare di pareggiare e finisce fatalmente per scoprirsi: a dieci minuti dal termine Muniain, ancora lui, scappa in contropiede e consegna a Susaeta il pallone del 2-0 che chiude il match (il gol di Diogo al 91′ serve solo per le statistiche). L’Athletic di Caparros torna così a veleggiare nelle zone nobili della classifica, mentre per il Saragozza è crisi nerissima.
Edoardo Molinelli