2020

Lichtsteiner: «Valuterò se diventare un dirigente o un allenatore. Sulla Juve..»

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Stephan Lichtsteiner ha toccato diversi temi durante un’intervista esclusiva a TuttoJuve.com dopo l’addio al calcio giocato

Stephan Lichsteiner, ex giocatore della Juve, ha rilasciato un’intervista esclusiva a TuttoJuve.com in cui ha affrontato diversi argomenti. Ecco le sue dichiarazioni:

RITIRO – «Già da diversi anni, con la mia famiglia, stavo maturando questa decisione. Ero già vicino al ritiro la scorsa stagione, ma poi decisi di fare un altro anno in Germania e poi di smettere definitivamente. Non è stata una scelta presa all’ultimo momento. La mia priorità sono i miei figli che vanno a scuola e non posso cambiare città ogni anno».

FUTURO – «Ho vissuto talmente tanto questo mondo che sarebbe più facile rimanerci all’interno, ma valuterò due strade: la prima sarà quella di prendere tutti i diplomi per diventare un dirigente oppure un allenatore, la seconda riguarderà un progetto per la vita normale. Se andrò in Italia? Vedremo, vedremo. Prima vorrei percorrere le due strade indicate, ma per decider bene avrò bisogno di un po’ di mesi».

JUVENTUS – «La Juventus vince sempre perché la vittoria è nel suo DNA. Alla Juventus devi vincere e continuare a farlo.Non c’è mai nulla di regalato, ogni minuto in cui indossi quella maglia sai che devi sudare e correre più degli altri. Tutti all’interno di questa società vogliono farlo. Penso che questa è una grande iniezione di energia e di stimoli che possono servire nei momenti duri e difficili in cui sei stanco e sotto pressione. Il segreto della Juve è la sua grande voglia di vittoria. Che è più grande di quella dei suoi rivali».

PIRLO – «Sicuramente il vantaggio di Andrea sarà quello della credibilità, perché tutti loro lo hanno conosciuto come calciatore e sanno benissimo quel che è stato in grado di fare. Lui è stato un vincente sia in Italia che in Europa, come uomo è molto simpatico e tranquillo. Non ho nessun dubbio: per me farà molto bene».

DYBALA – «Per me deve rimanere. Sul piano calcistico, se la Juventus vuole continuare a crescere, non puoi dar via uno come Paulo che è un calciatore fuori dal normale. In Europa non esistono tanti calciatori come lui. Chiaramente non posso rispondere dal punto di vista economico perché non sono a conoscenza della situazione della società, ma sul campo è un fenomeno».

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