2017
Leris: «Voglio imparare dai grandi e segnare il prima possibile»
Il giovane francese del Chievo Verona cresciuto con il mito di Zidane, ha già esordito sabato contro la sua ex squadra.
Presentato questo pomeriggio quello che al Chievo si augurano possa diventare un campione. Mehdi Leris, diciannovenne francese, è tornato a Verona dopo un anno passato alla Juventus in cui ha disputato anche diverse partite internazionali nella Youth League con i giovani bianconeri.
E sabato ha debuttato con la maglia del Chievo, chiamato in campo da mister Rolando Maran, proprio contro la sua ex squadra. «Sono contento della fiducia che mi ha dato il mister e il debutto che ho fatto sabato allo Juventus Stadium. In settimana il mister mi aveva fatto capire che avrei potuto giocare; mi sono impegnato e alla fine mi ha dato quel quarto d’ora che per me era importante. Adesso il mio obiettivo è quello di imparare dai più grandi, e spero così di poter giocare giocare sempre di più e segnare al più presto».
Un’esperienza molto importante quella con la Juventus, second il giovane francese. «Nella Youth League ci sono i migliori talenti d’Europa. Potevamo fare meglio ma per me è stata una competizione importante. Ho avuto anche la fortuna di allenarmi diverse volte con la prima squadra e per me è stato importantissimo. All’inizio vedere campioni come Dybala o Higuain è stato emozionante, poi ci giochi assieme e tutto diventa normale. Diversi compagni mi hanno dato consigli, tra lui Lemina, Benatia e Alex Sandro che mi ha detto: “sei forte, ma devi dare il massimo anche negli allenamenti».
Leris è da sempre un giocatore del Chievo che l’ha scoperto giovanissimo sui campi di calcio francesi. «I dirigenti del Chievo mi ha visto per la prima in France in un torneo under 15. Mi hanno portato a fare un test qui e mi hanno detto che potevo rimanere. La mia famiglia sapeva che volevo diventare professionista, era indecisi se lasciarmi andare, ma io volevo fare questo e mi ha capito».
Sul suo ruolo Leris non si pone dei limiti. «Posso giocare ovunque, lo scorso anno ho giocato anche terzino destro, trequartista. Non ci sono problemi devo solo impegnarmi e dare il meglio. Devo segnare di più, essere più cattivo, ho una buona tecnica ma ho ancora tantissimo da imparare dal calcio italiano. Il mio mito è Zidane, ma mi vedo bene nel ruolo di Vidal, ma se posso andare verso la porta mi fa piacere».