2016

Pavoletti e 8 bomber di provincia approdati in Nazionale

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Da Vialli e Mancini, passando per Di Natale e Immobile

Ieri il commissario tecnico della Nazionale italiana Antonio Conte ha diramato la lista dei 28 calciatori convocati per lo stage di Coverciano in vista delle convocazioni per Euro 2016. Nell’elenco spicca il nome di Leonardo Pavoletti, protagonista di una stagione straordinaria con la maglia del Genoa ed all’esordio in azzurro. Il Pavoloso, come è soprannominato dai suoi fan, è l’ultimo di una serie di bomber di provincia che hanno raggiunto la Nazionale: ecco 8 esempi.

GIANLUCA VIALLI – Sei gol in 28 partite con la Sampdoria in Serie A, giocate di alta classe e grandi potenzialità: per questi fattori Gianluca Vialli, al tempo 22enne, si è guadagnato la chiamata di Bearzot per la Coppa del Mondo 1986. La prima di una lunga serie di chiamate per l’attaccante di Cremona, uno dei protagonisti della super Doria di quei tempi insieme al gemello del gol Roberto Mancini, convocato due anni più tardi.

ROBERTO MANCINI – Infatti, alla sua prima grande competizione alla guida della Nazionale italiana, Vicini ha deciso di convocare per l’Europeo del 1988 Roberto Mancini, talento della Sampdoria. Reduce da tre stagioni di altissimo livello, il ‘Mancio’ ha convinto il commissario tecnico con le sue qualità tecniche e con la sua fantasia, da classico numero 10. 

GIANLUCA ZOLA – Terminata l’era Vicini, l’ex tecnico del Milan Arrigo Sacchi ha iniziato il suo percorso da ct con la Coppa del Mondo 1994. Tra i 23 convocati ecco il bomber di provincia: parliamo di Gianfranco Zola, autore di 18 reti in 33 presenze alla sua prima stagione con la maglia del Napoli. Una prima convocazione che ha poi portato fortuna al fantasista di Oliena, esploso due anni prima nella Torres e diventato poi una leggenda al Chelsea.

ENRICO CHIESA – La Sampdoria porta fortuna agli attaccanti e, dopo Vialli e Mancini, per l’Europeo 1996 ecco la prima chiamata per Enrico Chiesa. Un attaccante tecnico e veloce per il ct Sacchi, riuscito ad imporsi con la maglia azzurra nonostante non facesse parte di una big. Due anni più tardi Chiesa farà anche parte della spedizione azzurra per la Coppa del Mondo 1998.

FABIO QUAGLIARELLA – Ben tre i bomber di provincia presenti, convocati dal ct Roberto Donadoni, all’Europeo del 2008. Tra questi c’è Fabio Quagliarella, esploso nel 2006 con la maglia della Sampdoria e protagonista di un’ottima annata la stagione successiva con l’Udinese: le 12 reti messe a segno in Serie A hanno convinto Donadoni a concedergli una chance nella rassegna europea, con Quagliarella che sarà protagonista anche in altre competizioni con l’Italia.

MARCO BORRIELLO – Gol a raffica, istinti da bomber e forma straordinaria: questi i motivi della convocazione di Marco Borriello ad EURO 2008. 19 reti in Serie A con la maglia del Genoa per l’attaccante di Napoli, che in futuro ha avuto poi poca fortuna con la maglia azzurra per motivi diversi (scelte di squadra sbagliate e diversi infortuni). Ma quel bomber di provincia lì metteva paura a tutti.

ANTONIO DI NATALE – A completare il trio di bomber di provincia convocato da Roberto Donadoni ad Euro 2008 è stato Antonio Di Natale, faro dell’Udinese. Nel 2007-2008 il bomber campano ha messo a segno 17 reti in 36 partite, numeri stratosferici che hanno convinto l’attuale allenatore del Bologna a puntare sulla sua qualità. 

CIRO IMMOBILE – L’ultimo di questi 8 bomber di provincia è Ciro Immobile, che si è guadagnato la chiamata di Cesare Prandelli per il Mondiale 2014 in Brasile. Il centravanti di Torre Annunziata ha trascinato il Torino in Europa League in quella stagione con le sue 22 reti in 33 gare. Come Pavoletti, Immobile è nell’elenco dei pre-convocati di Conte per Euro 2016. In bocca al lupo ad entrambi, bomber di provincia!

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