2011
Leo: “Litigai con Berlusconi, in Italia non torno. Tevez e Beckham…”
Lunga intervista di Leonardo ai microfoni de “La Repubblica”. L’ex allenatore brasiliano di Inter e Milan, ora direttore sportivo del Paris Saint-Germain, ha rilasciato alcune dichiarazioni in merito al suo passato in Italia ed al suo presente in Francia.
Sulla sua immagine di bravo ragazzo, ormai cantonata: “Ho rotto con la mia immagine di bravo ragazzo. Il calcio non è utopia e io non sono candidato al Nobel della pace. Non ho paura delle polemiche”.
Sulla trattativa per Carlos Tevez, ed il rispetto verso il Milan: “Non intralcerò il Milan, non ho contattato il giocatore: guardiamo, senza disturbare. Galliani per me è un maestro: se cambia idea, allora noi ci siamo”.
Sul rapporto incrinato con Silvio Berlusconi ai tempi in rossonero: “Ho litigato con lui, non condividevamo più la stessa idea, era impossibile restare. Ma i rapporti col club sono buoni e mi sento spesso con Adriano”.
Sul suo addio all’Inter ed il passaggio al PSG: “Ho accettato il PSG solo dopo essermi chiarito con lui. L’Inter è un’eredità di famiglia e questo legame si vede e si sente, nella passione e nell’emozione”.
Sul ruolo di allenatore rispetto a quello di dirigente: “Non è il mio sogno, è capitato. Mi ha aiutato a crescere e mi ha insegnato a decidere e a dire no, a essere meno pedina e meno simpatico”.
Su un potenziale futuro in Italia: “Non torno in Italia, qui sono felice. C’è rispetto e la gente non ti assilla. Gli sceicchi non sono ricchi scemi, non buttano i soldi, sono preparati e colti”.
Una battuta anche per quanto riguarda il potenziale arrivo di Beckham al PSG: “C’è interesse, ma sta a lui a decidere, e soprattutto alla sua famiglia. Gli ho parlato, ha detto che è allenato e in grado di giocare. à? una star planetaria. Non gli mancano i titoli, ha vinto anche in America, soprattutto non gli manca la professionalità “.