2020

Lega Serie A, oggi confronto con il governo per la ripartenza: tutti i nodi da sciogliere

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La Lega Serie A si è mostrata compatta ieri votando all’unanimità la ripresa del campionato: oggi incontro con il governo

La Lega Serie A arriva compatta oggi al confronto con il Governo fissato per le 12 in conference call. 20 squadre su 20 vogliono tornare a giocare nel pieno rispetto delle norme a tutela della salute e sicurezza. Il Ministro Spadafora, che oggi ha convocato tutte le componenti del mov mento per un punto della situazione, probabilmente sceglierà di prendere altro tempo prima di dettare una linea ufficiale.

Come riporta il Corriere dello Sport, i club vorrebbero avere certezze sul ravvio della stagione ma difficilmente le avranno. Oggi Spadafora chiarirà se il protocollo per la ripresa degli allenamenti sarà valido o dovrà essere rivisto. Dal canto loro, i club, lo hanno già ritenuto inapplicabile non solo perchè non tiene conto delle strutture a disposizione di ogni club ma anche perchè c’è il grande nodo legato alla responsabilità. Su chi cadrebbe se saltasse fuori un positivo tra giocatori, allenatori, staff, medico ecc? I club non vogliono prendersene carico.

Poi c’è il nodo contratti e prestiti in scadenza fino al 30 giugno. Per completare le competizioni vanno prolungati ma essendo contratti non possono essere modificati ulteriormente. Così, al momento, un giocatore in scadenza potrebbe rifiutarsi di giocare oltre il 30 giugno e un club potrebbe richiamare un suo calciatore in prestito.

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