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Serie A, De Siervo tuona: «Le scelte del Governo sono una vera delusione»

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L’amministratore delegato della Lega Serie A, De Siervo, ha parlato alla Gazzetta dello Sport sulle decisioni del Governo. Le sue parole.

De Siervo, amministratore delegato della Lega Serie A, ha parlato della situazione ristori e delle decisioni del Governo a La Gazzetta dello Sport. Le sue parole:

GOVERNO – «Nonostante il lavoro del sotto segretario allo Sport Valentina Vezzali la politica, ancora una volta, dimostra di non aver capito l’importanza dello sport per gli italiani e soprattutto della Serie A, che dovrebbe essere la locomotiva e che invece viene abbandonata con danni permanenti. Ricordiamo che il calcio è una delle principali 10 industrie italiane: appassiona oltre 32 milioni di persone e dà lavoro a più di 300mila. Sono numeri che meritano considerazione e rispetto da parte del governo: versiamo ogni anno 1,2 miliardi di contribuzione».

RISTORI – «Si poteva concedere una rateizzazione, per almeno 3 anni, delle tasse dovute dalle nostre squadre: mi auguro che, in zona Cesarini, il governo consenta almeno di differire i termini. Si poteva anche prevedere un prelievo della cifra delle scommesse sportive effettuate sulle nostre gare e su cui lo Stato continua a guadagnare miliardi. È bene ricordare che ad oggi solo i 20 presidenti di A hanno perso oltre un miliardo e mezzo. Rialzarsi e tornare competitivi sarà molto, ma molto complesso. Anche perché negli altri Stati europei hanno deciso di sostenere concretamente lo sport».

CAPIENZA STADI – «La delibera dell’Assemblea riguardava le giornate di gennaio, per cui da febbraio torneremo certamente al 50%, ma, col supporto del sottosegretario Vezzali ci aspettiamo di salire subito dopo al 75 o poi al 100% come già avviene in Inghilterra. Oltre al danno economico l’assenza di pubblico è anche un danno sportivo».

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