2017

Lega Pro, il Catania torna a fare la “Big”. Al Massimino crolla anche il Matera

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Nel posticipo della ventiquattresima giornata di Lega Pro Girone C, il Catania ottiene il quarto risultato utile consecutivo superando con merito un Matera poco preciso ma altrettanto sfortunato. I siciliani trovano finalmente il loro bomber, finora mancato per la prima parte della stagione. Segna Pozzebon la prima rete, poi nella ripresa il sigillo della vittoria porta la firma di una sciagurata autorete di Armellino su corner di Di Grazia.

Il Catania piega con un secco 2-0 il Matera e si riprende il settimo posto in classifica, accorciando le distanze dal Cosenza. Non riesce il controsorpasso ai lucani che devono cedere di schianto sul campo del Massimino. La gara è subito molto vibrante con un ritmo di gioco elevato su entrambi i versanti. Nonostante il forcing degli ospiti, sono gli etnei a colpire al 25’ con un colpo di testa del nuovo arrivato Pozzebon, bravissimo ad concretizzare il preciso assist di Di Grazia elidendo la marcatura di Casoli. Gli uomini di Auteri provano a risollevare le sorti del match, ma le conclusioni del tridente lucano sono poco precise e si va al riposo sul vantaggio di misura a favore dei siciliani. Nella ripresa una sfortunata autorete di Armellino chiude i giochi e consegna i tre punti al Catania.

GARA AD ALTISSIMA TENSIONE – Gli inattesi capitomboli di Lecce e Juve Stabia, rispettivamente contro Casertana e Siracusa, se da una parte hanno rilanciato le quotazioni del Matera che, in caso di vittoria al Massimino, potrebbero allontanare i lucani dai diretti inseguitori, dall’altra parte, scuotono l’ambiente etneo, dato che il doppio successo casalingo dei falchetti e degli aretusei ha riallontanato i rossazzurri dalle posizioni nobili delle griglia Play Off, specie dopo le contestuali vittorie della Virtus Francavilla, del Fondi e della Fidelis Andria. Ne viene fuori che la sfida del posticipo di Lega Pro ha un tasso di tensione elevatissimo, con in palio tre punti pesantissimi. Rigoli punta ad una mediana robusta e si presenta con un 3-5-2 con la coppia Pozzebon-Tavares terminali offensivi. Auteri non snatura il consueto 3-4-3, ritrovando in extremis Negro, regolarmente in campo dal primo minuto a far comparto con Carretta e Strambelli.

IN MEMORIA DI FAMOSO – Prima dell’inizio della gara viene rispettato un minuto di silenzio in memoria di Ciccio Famoso, storico capo ultras etneo scomparso pochi giorni addietro dopo aver lottato a lungo con una brutta malattia. Gli etnei partono subito aggressivi provando a sfruttare la verve anche del nuovo arrivato Pozzebon, subito ben calato negli schemi di Rigoli, mentre i lucani si affidano alle veloci ripartenze degli esterni, grazie anche alla mobilità di un velocissimo Carretta. Squadre molto dinamiche nelle prime battute, ancorchè le occasioni latitino. La prima vera conclusione degna di nota arriva al 17’, quando Meola, dopo essersi liberato in area della marcatura del difensore, conclude sul fondo aprendo troppo la diagonale.

ESORDIO CON IL GOL – Oltre al ritmo di gioco, anche la tensione comincia a montare ed il direttore di gara è costretto presto a mettere mano ai cartellini per sedare gli animi. Al 23’ si fa vedere per la prima volta anche il Catania dalle parti di Pozzo ed è proprio il neo acquisto Pozzebon a costringere il portiere biancazzurro in un difficile intervento in due tempi sul preciso diagonale dell’attaccante ex Messina. L’appuntamento con il primo gol con la maglia rossazzurra è solo rinviato: al 25’ Di Grazia fa partire dalla destra un chirurgico traversone per la testa di Pozzebon che con una potente incornata supera Pozzo e porta avanti i padroni di casa. La reazione ospite non si fa attendere ed è Strambelli a mettere i brividi al pubblico del Massimino con un mancino dalla distanza che si spegne di poco lontano dal palo destro della porta di Pisseri.

ASSE SINISTRO TUTTO SPRINT – Il Matera prova a riprendere le misure e si affida ad un ampio giro palla con il tentativo di far allargare le maglie della difesa siciliana. Il Catania non sta a guardare e sulla catena di sinistra nascono le azioni più pericolose sull’asse Marchese-Djordjevic. Proprio sugli sviluppi di una bella manovra sul versante mancino, gli etnei segnano il raddoppio, ma la deviazione vincente di Mazzarani è con le mani e l’arbitro ben appostato annulla ed ammonisce il numero 32 etneo. Il forcing finale degli uomini di Auteri, poco prima della conclusione della prima frazione di gioco, non produce esiti positivi e si va al riposo con i rossazzurri avanti di misura.

IL MATERA RESTA DI SASSO – Nessun cambio nella ripresa per entrambe le squadre che si ripresentano con lo stesso scacchiere. Il secondo tempo inizia sulla falsariga del primo: Matera che prova a forzare il possesso palla e Catania molto rapido sui versanti laterali. Al 49’ Pisseri deve scaldare i guantoni per fermare un insidioso rasoterra da fuori area del solito Carretta. I biancazzarri faticano non poco ad impostare una buona manovra anche perché Biagianti e Djordjevic sono in palla e le sfuriate dei lucani trovano spesso il loro intercetto decisivo. Il nervosismo degli ospiti costringe l’arbitro Massimi ad espellere un elemento dello staff tecnico del Matera.

LO SCIAGURATO ARMELLINO – Al 57’ pecca di egoismo Pozzebon calciando dalla lunga distanza (con Tozzo che si rifugia in corner) con Di Grazia lasciato completamente libero di agire. Sugli sviluppi dello stesso angolo, il Catania trova il raddoppio: Di Grazia batte il corner tagliato, Armellino interviene goffamente e mette la palla alle spalle del proprio portiere. Sotto i due reti, Auteri prova a sparigliare le carte inserendo Lanini e Salandria per Strambelli e Meola. Al doppio cambio risponde Rigoli inserendo Russotto al posto di un esausto Pozzebon a cui il Massimino attribuisce la giusta standing ovation.

FINALE PIU’ FISICO CHE TECNICO – Il Matera non ci sta ad uscire dal catino etneo senza lottare ed al 72’ i biancazzurri vanno vicinissimi alla marcatura con un potentissimo diagonale di Mattera, ma la palla dell’esterno difensivo si infrange sul palo e l’azione sfuma. In debito con la fortuna, gli uomini di Auteri non mollano un centimetro e si affidano ad un forcing estenuante per provare a ritornare in gara. Rigoli prova a proteggere il doppio vantaggio inserendo Parisi e Fornito al posto di Di Grazia e Mazzarani, quest’ultimo uscito claudicante dal campo. Il finale è molto spezzettato per reciproche scorrettezze ed il risultato non cambia più, permettendo ai siciliani di festeggiare un’importante vittoria in chiave Play Off. Si ferma il Matera che non riesce a sfruttare le sconfitte delle big per poter tornare in testa.

 

TABELLINO

CATANIA-MATERA 2-0

MARCATORI: 25’ Pozzebon (C), 59’ aut. Armellino (C).

CATANIA (3-5-2): Pisseri; Gil, Bergamelli, Marchese; Di Grazia (78’ Parisi), Biagianti, Scoppa, Mazzarani (73’ Fornito), Djordjevic; Pozzebon (64’ Russotto), Tavares. A disposizione: Martinez, De Rossi, Manneh, Mbodj, Di Stefano, Piermarteri, Barisic, Graziano. All. Rigoli.

MATERA (3-4-3): Tozzo; Mattera, Bertoncini, Ingrosso; Casoli, Iannini, Armellino, Meola (63’ Salandria); Negro, Carretta, Strambelli (63’ Lanini). A disposizione: Bifulco, Biscarini, D’Egidio, De Franco, Scognamillo, Gigli, De Rose, Armeno, Dibida, Dammacco. All. Auteri.

AMMONITI: Marchese, Mazzarani, Scoppa (C), Carretta, Iannini, Lanini (M).

ARBITRO: Massimi di Termoli.

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