2016

Lega Pro, il Catania affonda nel fango la Casertana e chiude l’andata in zona Playoff

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Cancellata la sfortunata trasferta di Siracusa, il Catania vince e soprattutto convince superando di misura la squadra di Tedesco. Basta l’ennesima rete di Mazzarani a regalare agli etnei il settimo posto nella graduatoria finale del girone d’andata che oggi significherebbe Play Off. Non male per una squadra partita con una pesante penalizzazione di sette punti.

Il Catania vince il gelo e la pioggia, ma soprattutto archivia la pratica Casertana conquistando un successo di misura su un campo fortemente allentato per il diluvio abbattutosi nelle ultime ore sulla provincia etnea. Gara difficile sbloccata solo nella ripresa, quando Mazzarani ha capitalizzato al meglio un clamoroso errore difensivo della retroguardia campana. La squadra di Tedesco continua nel suo momento no (ultima vittoria datata 20 novembre 2016), mentre il Catania chiude il girone d’andata con un ottimo settimo posto.

TEMPO DA LUPI IN SICILIA! – In un Massimino ridotto ad un acquitrino a causa delle forti piogge degli ultimi giorni, il tecnico Rigoli apporta alcune novità nello scacchiere iniziale, date anche le molteplici assenze. Fuori dai giochi Fornito, Silva, Di Grazia ed Anastasi, tutti per infortunio, nonché Gil per squalifica, l’allenatore etneo rispolvera in attacco Calil, preferendolo a Paolucci. Il tecnico della Casertana, Andrea Tedesco, prova a risollevare le sorti della propria squadra a secco di vittorie da quasi un mese. Per farlo deve rinunciare in mediana a Matute e Carriero, nonché ad Orlando in attacco. Spazio al tridente offensivo composto da Giannone-Corado-Carlini. I campani si presentano con il lutto al braccio per la scomparsa di Angelo Di Nuzzo, elemento dello staff rossoblù. Per l’occasione si è osservato anche un minuto di silenzio prima del calcio d’inizio.

UN CATANIA SEMPRE AL PALO – I padroni di casa partono subito con il giusto piglio, nonostante il terreno di gioco non permetta grandi finezze o pregevoli tocchi. All’8’ gli etnei vanno vicinissimi alla marcatura con Russotto, ma il tiro dell’attaccante rossazzurro su assist di Biagianti viene deviato sul palo dall’estremo difensore Ginestra. Dopo il derby perso a Siracusa, dove la squadra di Rigoli non aveva trovano il pari per un incrocio dei pali colpito da Mazzarani, la Dea Bendata si fa ancora beffe dei catanesi mandando sulla traversa un potente conclusione dai venti metri di un ispirato Russotto.

RISVEGLIO OSPITE – La squadra di Tedesco ha molte difficoltà ad imbastire occasioni pericolose dalle parti di Pisseri e si limita a contenere a centrocampo i locali con un pressing molto alto. Alla mezzora anche i campani mostrano la loro verve offensiva con due conclusioni, la prima di Giannone, la seconda di Corradi, che mettono i brividi a Pisseri, ma la precisione è da rivedere. Le trame del Catania restano sempre le più pericolose, ma il terreno di gioco è ridotto ad una massa fangosa dove creare un’azione degna di nota è quanto di più difficile possibile.

FANGO MOLLE, NERVI TESI – Nessun cambio nella ripresa per ambo i lati, ma Casertana subito pericolosa con Giannone che impegna severamente il portiere etneo in una parata non facile dopo appena due minuti. Al 53’ Mazzarani cade in area su presunto tocco di un difensore. L’arbitro non ravvisa gli estremi del penalty e saltano i nervi in casa etnea: ammonito lo stesso Mazzarani per preteste, mentre viene allontanato dalla panchina l’allenatore dei portieri Onorati. Il gol è nell’aria e si concretizza al 58’ quando Di Cecco serve un cross al centro, la retroguardia casertana va nel pallone con Rainone e Lorenzini che si ostacolano a vicenda, offrendo a Mazzarani l’occasione per trovarsi a tu per tu con Ginestra, capitalizzata dal numero 32 con un preciso destro.

LA’ DOVE C’ERA L’ERBA… – Tedesco prova a cambiare spartito inserendo Taurino al posto di Giannone, ma sono sempre i locali ad avere più voglia di chiudere il match, ma né Calil né Russotto, soprattutto quest’ultimo, non riescono a portare a due lunghezze il distacco dagli avversari. Break al 67’ dei campani con il neo entrato Taurino, poco reattivo nell’impensierire nell’area piccola il portiere etneo con una conclusione stoppa dall’estremo difensore con un’uscita tempestiva. Al 74’ Rigoli rileva dal campo un Calil ancora una volta non impeccabile, ma chiaramente non aiutato dal campo allentato, e mette dentro Barisic che non ha nemmeno il tempo di entrare in campo che viene subito sanzionato con giallo dal fiscale arbitro Cipriani. Con lo scorre dei minuti, il campo del Massimino diventa sempre più scuro ed il verde manto erboso pian piano svilisce.

ORDINARIA AMMINISTRAZIONE – Gli ospiti cambiano modulo e si affidano ad un nuovo tandem offensivo, inserendo Ciotola al posto di Carlini, la cui prestazione è stata senz’altro sopra le righe. Rigoli prova a mettere in ghiaccio i tre punti e si cautela inserendo Nava al posto di un Russotto assolutamente rinato. Nonostante i tre minuti di recupero, la Casertana deve arrendersi alla sconfitta al Massimino. Il Catania può festeggiare una prestazione maiuscola in campo veramente difficile su cui giocare.

 

TABELLINO

CATANIA-CASERTANA 1-0

MARCATORI: 58′ Mazzarani (CT).

CATANIA (4-3-3):  Pisseri; Di Cecco, Bergamelli, Bastrini, Djordjevic; Bucolo, Scoppa, Biagianti; Russotto (86’ Nava), Calil (74’ Barisic), Mazzarani (89’ Paolucci). A disposizione: Martinez, De Santis, De Rossi, Parisi, Mbodj, Piermarteri, Piscitella, Graziano. All. Rigoli.

CASERTANA (4-3-3): Ginestra; Finizio, Rainone, Lorenzini, Ramos; De Marco, Rajcic, Giorno (74’ De Filippo); Giannone (61’ Taurino), Corado, Carlini (81’ Ciotola). A disposizione: Fontanelli, Anacoura, D’Alterio, Pezzella, Bernardes, Colli. All. Tedesco

ARBITRO: Cipriani di Empoli.

AMMONITI: Bastrini, Mazzarani, Barisic (CT), Rainone, Giorno, Lorenzini (CE)

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