Dopo la sconfitta per 2-1 maturata ad Agrigento (con la terza maglia definita “poco fortuna” dai tifosi), la società etnea ha deciso di cambiare la guida tecnica. Risoluzione consensuale del legame contrattuale per il tecnico Pino Rigoli ed il secondo Alessandro Russo.

Non porta decisamente bene la terza maglia al Catania. Dopo averla indossata, proponendo sul campo una prestazione poco dignitosa a Francavilla Fontana, ieri la squadra etnea ha ripetuto il medesimo copione ad Agrigento, scivolando all’Esseneto mostrando i soliti limiti in trasferta (benchè l’Akragas fosse una formazione largamente rimaneggiata nell’organico ed in piena crisi societaria economica), indossando, anche nel derby contro i Giganti, quella casacca ormai ritenuta “jellata” dai tifosi.

FATAL AGRIGENTO – La gara persa malamente ieri dagli etnei, andati tra l’altro in vantaggio con un rigore di Mazzarani (che poi ha non ha bissato, fallendo un altro penalty in pieno recupero), ha aperto un clima di malumore in casa rossazzurra, tanto che nelle ultime ore la dirigenza etnea avrebbe meditando ad un cambio di guida tecnica. La sconfitta per 2-1 contro l’Akragas, tra l’altro ex squadra di Pino Rigoli, è stata fatale all’allenatore di Raccuja, non tanto per il risultato maturato sul campo, tanto per l’ennesima prestazione priva di mordente e personalità che avrebbe indotto la società etnea a pensare all’esonero del tecnico.

NOMI NUOVI – I rumors trapelati nelle ultime ore, sono stati confermati pochi minuti fa, quando il Calcio Catania, a mezzo del proprio sito internet, ha confermato l’esonero del tecnico con questo comunicato stampa: “Il Calcio Catania rende nota la risoluzione consensuale del legame contrattuale con l’allenatore Pino Rigoli e l’allenatore in seconda Alessandro Russo, ringraziando i due professionisti per il lavoro svolto ed esprimendo rammarico per la conclusione dell’esperienza alla guida della prima squadra. A mister Rigoli, legato ai colori rossazzurri da un sincero affetto, i migliori auguri per il prosieguo della carriera”.  Secondo il giornalista di La Repubblica, Alessandro Vagliasindi, la società rossazzurra dopo aver deciso di allontanare il tecnico avrebbe in mente due “nomi” per sostituire Rigoli: Mario Petrone, ex allenatore dell’Ascoli, e Vincenzo Torrente, vecchio pallino dell’amministratore delegato etneo Pietro Lo Monaco.