2016
Lega, De Laurentiis si scaglia contro Beretta
Scintille in Lega scatenate dal presidente De Laurentiis ieri in Consiglio di Lega. Ecco poi tutti gli argomenti di discussione
Le polemiche non si placano in Lega Calcio. Sia Aurelio De Laurentiis sia Mario Cognini hanno alzato la voce sul bilancio presentato ieri in Consiglio e che dovrebbe poi essere approvato in Assemblea a fine anno. I toni sono stati alterati soprattutto dal presidente del Napoli, che ha attaccato soprattutto Maurizio Beretta, contestando alcune cifre legate al fallimento del Parma. Il bilancio parla del pagamento di una multa di 1,9 milioni di euro assegnata dall’Antitrust, nell’ambito dell’inchiesta sull’assegnazione dei diritti tv per il triennio 2015-18. Come riportato oggi sulle colonne del Corriere dello Sport, la sanzione comunque resta oggetto di un ricorso davanti alla giustizia amministrativa, resta da capire se la situazione possa subire delle complicazioni.
LA DISCUSSIONE – Non era previsto come argomento da affrontare ieri in Lega e così è stato. Nelle stanze del palazzo in via Rossellini non è stata spesa alcuna parola sulla richiesta formulata dal ct della Nazionale Italiana, Giampiero Ventura (anticipare la partenza del prossimo campionato al 13 agosto per essere pronti fisicamente alla gara contro la Spagna). Si è discusso per contro delle linee guida per l’asta dei diritti tv 2018-21: si può considerare certo l’aumento delle finestre orarie per la partite, come avviene già nella Liga, e con un occhio particolare ai tornei asiatici. Verranno alzati anche gli standard produttivi, in modo da ottenere immagini migliori. In ogni caso, l’argomento sarà ripreso nell’Assemblea di venerdì, in occasione della quale si tornerà a parlare anche dei criteri di ripartizione delle risorse. A questo proposito, l’intesa è sempre più vicina e il piano definitivo dovrebbe valere anche per la stagione in coros. Si continua a lavorare anche sul nuovo statuto, che nei progetti andrà a modificare sensibilmente la governance: presidente operativo, Consiglio con più potere decisionale, e Assemblea destinata più che altro a ratificare. Una volta varato lo statuto, si procederà all’elezione del nuovo presidente della Lega, scelta che dovrà avvenire entro il 15 marzo.