2012

Lega Calcio, Beretta su calcioscommesse e stadi

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Sentito nel corso de “La Domenica Sportiva”, in onda su “Rai2”, Maurizio Beretta, presidente della Lega Calcio di Serie A, ha fatto il punto su due questioni scottanti relative al calcio italiano.

In merito al calcioscommesse e le possibili penalizzazioni alle squadre i cui calciatori sono coinvolti: “Penalizzazioni alle squadre? à? molto presto per dirlo. Bisogna andare con i piedi di piombo. Bisogna essere severissimi una volta che i fatti vengono accertati. Penso che questo debba farci riflettere seriamente sul fatto che su eventi così gravi deve essere evidente la responsabilità  individuale, per capire poi qual è la responsabilità  oggettiva della squadra. Stiamo parlando di meccanismi portati avanti da soggetti singoli, coinvolgono giocatori”.

Sulla legge per gli stadi di proprietà  dei club: “L’impianto del Senato era, secondo noi, assolutamente perfetto. La Camera ha legittimamente riflettuto per apportare alcune modifiche. Questo si è rivelato essere più difficile del previsto. I punti chiave della legge sono: la sostenibilità  economica nel tempo della gestione e manutenzione dello stadio, quindi un problema di agevolare l’investimento, e poi, di consentire alle società  di essere proprietarie ed utilizzare la struttura per sette giorni su sette. C’è un problema che va tenuto come riferimento. A differenza di altri paesi, dove sono stati fatti nuovi stadi, non possiamo chiedere un euro ai cittadini, giustamente. Si chiede dunque alla Camera delle compensazioni per la realizzazione di strutture edilizie. Richieste troppo importanti da parte delle società ? Non penso. Tutti i soggetti pubblici hanno la possibilità  di valutare quale tipo di impianto si può realizzare o meno. à? il legislatore che decide in base alle proposte che vengono fatte. Tutto il tempo e tutti i ritardi accumulati ce li ritroviamo sulle spalle e questa è la differenza competitiva tra le squadre italiane e quelle del resto d’Europa. Quante società  sarebbero pronte ad intraprendere questa strada? Vedo molte società  interessate ed uno stadio di ultima generazione come la Juventus sta dando un’ulteriore spinta”.

Se ha ancora un senso l’esistenza della Lega Calcio di Serie A: “Io penso che bisogna partire dai dati di fatto. Il soggetto Lega Calcio ha la funzione principale e primaria della ripartizione dei diritti televisivi, si parla dunque di risorse di oltre un miliardo di euro l’anno. Il dieci per cento viene poi retrocesso alle altre leghe”.

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