Stabiliti i ruoli, ora manca l’elezione fisica delle persone: si deve raggiungere quota 14 per trovare il presidente. E sul paracadute…

Finalmente qualche progresso: la Lega A si è decisa a muovere qualche passo in avanti. La riunione di mercoledì ha infatti stabilito che il presidente, l’a.d. e il futuro d.g. saranno eletti tra gli indipendenti, mentre i club si riserveranno la possibilità di eleggere quattro consiglieri e due di Lega. Proprio il ruolo di queste ultime due figure è stato il piatto principale della riunione di mercoledì, come confermato da “La Gazzetta dello Sport”. Claudio Lotito avrebbe voluto il diritto di voto anche per queste figure, ma non è stato deciso così: saranno possibili cinque elezioni solo se tra i quattro federali ci sarà un rieletto o sei elezioni qualora se chi va in via Allegri sarà solo uditore in via Rossellini. Tavecchio vuole mandare un segnale e spera di chiudere i regolamenti in 20 giorni, poi si passerà alle elezione delle cariche: i consiglieri che dovessero mancare tre volte perderebbero il mandato (e qui c’è la vittoria di Urbano Cairo, presidente del Torino, che sperava delle riforme accompagnate attivamente dai club). L’obiettivo rimane quello di raggiungere 14 voti per l’elezione, con sette squadre che hanno formato un blocco compatto contro quello capeggiato da Lotito, Agnelli e Fassone. Intanto, novità sul fronte paracadute: confermati i 60 milioni per tutelare le retrocesse.