2015

Leeds, Cellino: «Vivo un incubo»

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L’ex Cagliari: «Non sono un vigliacco, non scappo»

Due squalifiche da parte della Football Association, cinque allenatori cambiati e una classifica sempre più brutta: l’avventura di Massimo Cellino al Leeds United (rilevato nel 2014) non si può dire stia procedendo nel migliore dei modi. Cellino è attualmente sospeso fino a giugno per la condanna ricevuta quattro mesi fa per il mancato pagamento dell’Iva su una Land Rover importata in Sardegna, un caso simile a quello che lo aveva visto condannato per evasione fiscale a dicembre per la storia dello yacht “Nelie” e che gli costò la prima squalifica, finita di scontare nel maggio scorso.

INCUBO – Dalle pagine del Times, l’ex presidente del Cagliari si sfoga: «Da quando sono qui è un incubo. Adesso ho una qualità di vita bassa. Quando perdiamo una partita provo vergogna anche nell’andare a comprare un pacco di sigarette. Ho convinto la mia famiglia a venire qui ma sono scappati tutti, è come essere a una festa in cui non sei il benvenuto. E’ una cosa che mi sta uccidendo: ogni notte mi sveglio e mi chiedo: ‘sono abbastanza bravo?. Vendere? Non sono un vigliacco. La vita non è solo divertimento ma mi chiedo se sia meglio se vada via. Non riuscire a rendere felici i tifosi è l’unica cosa che puo’ ferirmi. Ma pensate che si possa vendere un club in cinque minuti?».

 

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