2015

Ledesma: «Volevo chiudere la carriera alla Lazio»

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Sul Santos: «Ho tanto entusiasmo»

Dopo quasi 10 anni alla Lazio, Cristian Ledesma ha dato l’addio all’Olimpico ed è diventato un nuovo calciatore del Santos. Ecco le sue parole ai microfoni di Esportes Terra: «Credo di poter contribuire con la mia esperienza internazionale. Ho tanto entusiasmo. Sono arrivato qui a 33 anni e voglio continuare a giocare, non sono venuto per i soldi o la mancanza di opzioni, ma perché credo che il Santos sia una grande opportunità. Posso portare un buon livello di esperienza internazionale e mi sento come qualsiasi altro giocatore in rosa. Campionato brasiliano? Ho preso diverse informazioni, ma non avevo mai visitato il paese. La differenza più grande che ho trovato per l’Italia è l’intensità. Il lavoro qui è maggiore durante la settimana e nelle partite. Il calcio è diverso da quello europeo. Il livello tecnico dei giocatori del Santos mi ha sorpreso, soprattutto i più giovani. Ma è un’altra cultura. Molti sottolineano che il l’ambiente è soddisfatto vista la quantità di giovani giocatori.  Mi ha subito colpito l’unità di questo gruppo. Il lavoro è così diverso dall’Italia».

 

CONTINUA LEDESMA«Ho vissuto 17 anni in Argentina e 14 in Italia. Mia moglie è italiana, i miei due bambini anche. Come persona cresciuta mi ritengo italiano, ma il mio bambino interiore è argentino. In Italia sono stato padre e uomo. Mi considero argentino, ma anche molto italiano. Copa Libertadores con il Santos? Sarebbe un’esperienza molto importante, ma il campionato non è finito. Penso che dobbiamo guardare il presente, e il San Paolo è vicino al Santos in classifica, quindi c’è ancora da lavorare. I viaggi in Libertadores sono più lunghi, il tempo per recuperare è minore. E’ una competizione difficile. La Champions è un campionato con viaggi più brevi. Non so se la Libertadores soa più difficile a causa di questo, l’Europa ha anche stadi difficili dove giocare. I miei figli stanno studiando in Italia e non possono trasferirsi qui. L’adattamento non è un problema, il gruppo mi ha accolto molto bene. E ‘difficile, niente però rispetto a quando sono andato in Europa a soli 17 anni. Futuro? Dopo che avrò concluso la mia carriera vorrei allenare squadre giovanili. Ragazzi tra i 10-12 anni, il mio obiettivo è questo. Si tratta di un vecchio sogno. Vorrei aver terminato la mia carriera alla Lazio, ora vediamo quando avrò finito. Ora penso a questa realtà e alla partita contro il Flamengo. Sono a disposizione del mister», riporta Lazionews24.com. 

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