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Lecco, Di Nunno: «Il Perugia voleva la Serie B solo per vendere»
Paolo Di Nunno, dirigente del Lecco, ha parlato della vittoria del ricorso contro il Perugia sulla Serie B. I dettagli
Paolo Di Nunno, ad del Lecco, ha parlato a Il Giorno dei problemi relativi all’ammissione in Serie B del club lombardo.
PAROLE – «Testa al campionato, sappiamo che ci sono squadroni con gente che ha i soldi. La sconfitta contro il Catanzaro ci poteva stare visto che siamo rimasti fermi per settimana a causa di gente che non ha un cavolo da fare come Perugia e Brescia che hanno deciso di fare causa a tutti perché loro la Serie C non volevano farla. E ci credo, gli umbri puntavano la B per vendere il club agli americani. Ma gli è andata male. Chiesi prima al Brescia, chiamai Cellino in Inghilterra, ma non sapevo che stesse facendo ricorso anche lui. Poi mi sono rivolto al Monza, per tutta la nostra città era la soluzione più bella, anche perché i tifosi sono gemellati e avrei potuto giocare sempre lì. Però Galliani mi disse che il campo si sarebbe rovinato con la pioggia, ma la cosa che mi fece davvero arrabbiare è stato quando gli chiesi la disponibilità il venerdì, prima della finale di ritorno col Foggia. Mi disse: “Non è che fai la fine del Bari che all’ultimo minuto non è andato in A?“ Noi invece al Foggia di gol ne abbiamo rifilati tre, i ragazzi volevano la B. Ma il campo non l’abbiamo avuto. Il 16 settembre per la sfida col Brescia riapriranno i battenti del Rigamonti-Ceppi. I lavori sono praticamente finiti, siamo stati più veloci della luce».