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Lecce, Sticchi Damiani: «Chiuderemo il bilancio per la prima volta dopo otto anni in totale equilibrio, nessuna perdita da ripianare»

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Saverio Sticchi Damiani, presidente del Lecce, ha parlato in conferenza stampa parlando dell’ormai terminata stagione dei giallorossi

Saverio Sticchi Damiani, presidente del Lecce, ha parlato in conferenza stampa.

NUOVA SERIE A – «Siamo pronti a disputare un altro campionato di Serie A, è un privilegio e un orgoglio per la nostra città. Avete visto benissimo quanto sia complicato per una squadra italiana e pugliese. Dovremo partire subito per affrontare al meglio la nuova stagione e oggi do un po’ di aggiornamenti. Sarà la nona stagione di questa società e la mia settima da presidente: avevo molti più capelli anni fa, sono state stagioni faticose anche se esaltanti. Arrivare dalla C alla A è stato un primo ciclo; poi, dopo la retrocessione dolorosa anche a causa della doppia mazzata Serie B-Covid, ci ha portato ad aprire un nuovo ciclo: il primo obiettivo era il riequilibrio finanziario del club, il secondo di centrare qualche obiettivo sportivo. Per questo motivo tre anni fa chiesi a Corvino di ritornare a casa e di darmi due mani per rimettere a posto i numeri di un club che in quegli anni ha preso due ceffoni pesanti e dall’altro di cercare raggiungere nel tempo un risultato sportivo. Quest’ultimo lo abbiamo sfiorato il primo anno, perdendo una semifinale playoff, e l’abbiamo centrato l’anno successivo da primi in classifica e con una serie di record storici, grazie anche all’ottimo lavoro di Baroni e alle tante scommesse dell’area tecnica».

SITUAZIONE FINANZIARIA – «In Serie A l’unico calciatore rimasto dalla retrocessione di due anni prima era Bleve, siamo ripartiti con un rinnovamento tecnico totale che ci ha portato ad affrontare questa stagione con un gruppo totalmente nuovo. Abbiamo mantenuto e rispettato l’equilibrio finanziario, chiuderemo il bilancio per la prima volta dopo otto anni in totale equilibrio, nessuna perdita da ripianare. Ci siamo assunti dei rischi per fare questo, a volte anche con scelte impopolari, andando su calciatori sconosciuti, assumendoci rischi su operazioni che potevano essere un’incognita per la A. E abbiamo raggiunto due grandi risultati, grande merito al nostro allenatore e al suo staff, che ha avuto il coraggio di lavorare con tanti esordienti, di proporre la squadra più giovane della A. Noi oggi siamo più che mai una società in salute. Sul piano finanziario saranno assorbite anche le perdite di quei due anni che vi dicevo, abbiamo oggi un patrimonio nostro con tanti calciatori di proprietà. In questo momento abbiamo anche la possibilità e la forza di esercitare il diritto di riscatto su quei calciatori che hanno fatto bene, fermo restando che c’è il controriscatto».

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