2009

Lecce, Semeraro soddisfatto del mercato

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Coppola, Rispoli, Di Michele e Jeda. Mancava solo Ofere, atteso a breve, alla conferenza stampa di presentazione degli ultimi arrivi in casa giallorossa. L’occasione propizia per fare il punto sull’intera campagna trasferimenti estiva e fugare ogni dubbio sull’unità  d’intenti con cui i vertici societari ed il tecnico De Canio hanno tracciato le strategie di mercato e portato avanti ogni trattativa.
Nelle parole del presidente Pierandrea Semeraro, si evince la soddisfazione della campagna di trasferimenti portata a termine ieri, pur considerando le difficoltà  in cui il Lecce si è ritrovato ad operare.Ã?  “Nel valutare la nostra campagna acquisti “? precisa subito il primo dirigente dell’U.S. Lecce “? non si può non tener contoÃ?  che la nostra società , rispetto al resto dei club di Serie A, partiva con un notevole gap finanziario. Solo Cesena e Brescia sono partiti alla pari con noi. Si pensi che il Bari può contare su 40 milioni di introiti, con 10 milioni derivanti dagli incassi da stadio, tra biglietti ed abbonamenti, mentre, per quanto ci riguarda, siamo fermi a soli 3 milioni. Malgrado tutto, abbiamo fatto ogni sforzo possibile per dotare la nostra squadra dei giocatori che servivano al tecnico per completare la rosa, attenendoci alle linee guida che avevamo tracciato in un’importante riunione strategica, tenutasi ad inizio stagione. Erano presenti tutti i vertici societari, il nostro tecnico De Canio ed il “?patron’ che, anche quest’anno, immetterà  nelle casse societarie risorse finanziarie di tasca propria. Nel corso di quella riunione fu stilata una lista di calciatori a noi utili tatticamente. A conclusione di questa campagna trasferimenti,Ã?  possiamo affermare che sono stati presi tutti i giocatori che ci servivano dal punto di vista tattico, anche se,Ã?  per alcuni obiettivi in lista, sono sorte delle difficoltà . Una società  come la nostra, purtroppo, non può permettersi di spendere 4 milioni per la metà  di un attaccante. Tuttavia, ogni volta che siamo stati costretti a deviare dalle nostre linee guida, abbiamo vagliato tutti insieme, consultandoci telefonicamente o di persona, le nuove strategie da adottare. Nelle ultime battute, abbiamo preso due attaccanti ed avremmo voluto dotarci anche un esperto difensore centrale italiano: stavamo trattando Rinaudo, in concorrenza con il Bari, ma tutto si è definitivamente complicato quando si è inserita la Juventus.
Mi ritengo, comunque,Ã?  soddisfatto della campagna trasferimenti: forse abbiamo una rosa abbondante, dato che non ci sono state operazioni in uscita, ma sono certo che anche chi era in procinto di lasciarci e non ha accettato di giocare in serie B, alla fine ci tornerà  utile. Ci tengo a ribadire che questa campagna acquisti è stata condotta di comune accordo e nessuno ha agito di sua spontanea volontà . Abbiamo operatoÃ?  sempre di pari passo con il mister che, proprio per il ruolo che riveste, dal punto di vista tecnico conosce i giocatori che il mercato proponeva meglio di un direttore sportivo. Peraltro, Jeda è stato acquisito trattando direttamente con il presidente cagliaritano Cellino, visto che il loro direttore sportivo non aveva potere di decidere se accettare o rifiutare le nostre offerte. In passato, la stessa cosa si era verificata in occasione di altre operazioni”.
Il presidente, poi, si sofferma su alcune trattative non andate in porto malgrado i tentativi del Lecce portati avanti fino alla chiusura del calciomercato.
“Fino agli ultimi dieci minuti, abbiamo provato a riportare in giallorosso Marilungo, ma la Sampdoria è stata irremovibile, dicendoci chiaramente che non si sarebbe privata del giovane attaccante. Abbiamo tentato fino alla fine anche per ottenere Obinna, ma non possiamo permetterci un ingaggio di circa un milione e mezzo di euro a stagione per un giocatore. Per quanto riguarda Antenucci, il Catania ha chiesto una cifra esagerata, tant’è vero che il giocatore è rimasto a Catania. Malgrado tutto, però, riteniamo di aver agito bene sul mercato, perchè siamo riusciti a portare a Lecce giocatori che hanno grandi motivazioni e voglia di rilanciarsi o giovani che desiderano dimostrare tutto il loro valore:Ã?  e sono sicuro che, anche quest’anno, il nostro mister saprà  creare un grande gruppo”.
Sulla stessa lunghezza d’onda anche il tecnico Gigi De Canio e l’amministratore delegato Claudio Fenucci.
” Dallo scorso anno “? spiega l’allenatore giallorosso – la nostra struttura societaria è stata modificata e l’allenatore è diventato parte integrante della società : le decisioni, pertanto, si prendono insieme. Ognuno, nell’ambito del proprio ruolo, ha i suoi compiti: io ho la responsabilità  tecnica, poichè scelgo i giocatori che fanno al caso nostro, individuati sulla base di criteri tecnici, tattici ed economici. Dire che l’allenatore non è stato accontentato, se qualche giocatore non siamo riusciti a portarlo a Lecce, è sbagliato proprio in virtù del fatto che dobbiamo sempre attenerci alle linee guida che vengono tracciate insieme. Problemi di rosa? Non credo. Anzi, ritengo chela competizione tra giocatori di uno stesso reparto possaÃ?  rivelarsi uno stimolo in più a far bene. Peraltro, si tratta di ragazzi che si sono dimostrati dei veri professionisti e molto seri, come quelli che già  avevamo. Il campionato è lungo e sono convinto che ognuno si ritaglierà  il proprio spazio e saprà  rendersi utile al momento giusto”.
Sugli ultimi arrivati in casa giallorossa, l’amministratore delegato Claudio Fenucci precisa: “Il fatto che Jeda sia stato preso nelle battute finali del calciomercato, non significa certo che si tratti di un attaccante di ripiego; piuttosto, va tenuto presente che il Cagliari, se non avesse acquistato un nuovo attaccante, non poteva privarsene. Per quanto riguarda Rispoli, peraltro, il Brescia non l’avrebbe ceduto se non avesse adottato un altro progetto tattico. Per diversi calciatori, purtroppo, si è scatenata un’asta e, di conseguenza, ci siamo visti impossibilitati a soddisfare certe richieste. Va, inoltre, detto che nella conduzione delle trattative non ho notato diversità  tra un direttore sportivo ed il nostro allenatore, dato che l’acquisizione di un giocatore, infatti, risponde a problematiche di natura economica e di progetto tattico che, senza dubbio,Ã?  l’allenatore è in grado di illustrare meglio rispetto ad un direttore sportivo”.Ã? 

Fonte: uslecce.it

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