Hanno Detto
Lecce, Hjulmand: «Voglio salvarmi con il Lecce, amo questa città»
Le parole di Morten Hjulmand: «Essere il capitano significa esserci sempre: cerco sempre di parlare italiano per dare l’esempio»
Morten Hjulmand, capitano del Lecce, ha rilasciato una lunga intervista a La Gazzetta dello Sport. Di seguito le sue parole.
LE SCIVOLATE – «Mi capita spesso, come a Udine. Evitai un gol, ma se entri in scivolata hai sbagliato, così diceva il forte difensore Alessandro Nesta. A me piace da impazzire, ma è un gesto estremo, se sei in ritardo allora devi intervenire così».
LECCE E SALENTO – «Voglio salvarmi con il Lecce. Mi sono innamorato di questa città. Vivo nel centro storico, sto imparando a conoscere i dintorni. Amo il mare, adoro Santa Caterina e Gallipoli dove c’è sempre il pesce fresco. Io la mia fidanzata Emilie e il nostro cane Olau stiamo benissimo qui”.
SOGNI – «Sono pazzo della Premier League. Sono un tifoso dell’Arsenal. Arteta in due anni ha cambiato tutto, la mentalità, ora giocano benissimo. Grande intensità, maggiore rispetto alla Serie A, che mi piace moltissimo, perché ci sono giocatori di straordinaria qualità».
CAPITANO – «Mi piace, ma penso a fare il calciatore. Contro il Cittadella, in Coppa Italia, non era ancora stato deciso nulla, poi mi è stata data la fascia alla prima con l’Inter. L’allenatore Baroni mi ha detto: “tu sei il capitano”. Farlo significa esserci sempre, ma qui c’è anche altra gente con forte personalità. Parlo sempre in italiano perché è giusto che gli stranieri imparino. Poi, chiaro, che dentro lo spogliatoio si parla anche inglese».