Lecce, De Canio: "La Serie A anticipata ci ha trovati impreparati" - Calcio News 24
Connettiti con noi

2009

Lecce, De Canio: “La Serie A anticipata ci ha trovati impreparati”

Avatar di Redazione CalcioNews24

Pubblicato

su

a

Mister De Canio ci accoglie presso la sede della società  in via Templari, nella camera dell’amministratore delegato, dottor Claudio Fenucci, che assisterà  poi all’intervista continuando il suo lavoro dalla sua mega scrivania; l’atmosfera è amichevole e rilassata tant’è che in molte occasioni il dottor Fenucci partecipa al nostro incontro, spesso chiamato in causa dallo stesso allenatore; evidente è l’armonia e la comunione d’intenti tra i due dirigenti dell’Us Lecce. Seduti attorno ad un tavolino di vetro bianco freddissimo, iniziamo l’intervista a Luigi De Canio. Il mister indossa un golf di cachemire morbidissimo in netto contrasto col suo sguardo duro, deciso seppur ceruleo, lo sguardo di un uomo sempre attento a mantenere il timone dell’intervista, a mirare ogni sua parola verso chiarezza, verità  e tutela dell’ US Lecce e di ogni calciatore (proprio per questo non accetterà  di rispondere a domande sui singoli giocatori).

Il patron Giovanni Semeraro, nell’intervista rilasciata sul Corriere dello Sport, chiarisce ruolo e responsabilità  dell’allenatore”¦

“Tutto è partito dall’intento del presidente Semeraro di dare all’allenatore del Lecce, quindi a me, oltre al ruolo di tecnico anche un ruolo dirigenziale per cui ogni decisione è sempre condivisa da tutto lo staff”.

Che rapporti ci sono fra Lei ed il presidente Pierandrea Semeraro?

“Ottimi, nonostante qualche frizione dovuta agli aspetti caratteriali di ognuno di noi due. Voglio ricordare che quando mi sono dimesso a Cagliari è stato lui il primo a respingere le mie dimissioni e a convincermi di resistere per portare avanti il progetto iniziale”.

Parliamo di mercato. Quali sono le risorse economiche del Lecce al momento.

“Le risorse non ci sono, operiamo secondo quello che il mercato ci offre ragionando su prestiti e parametri zero. Attualmente non ci sono calciatori coi quali creare una patrimonialità  e, quindi, non ci sono per ora budget a disposizione su cui contare. Gli introiti che derivano dai diritti tv e botteghini sono utilizzati per coprire le spese di gestione.
Il tifoso quindi non si deve aspettare molto dal mercato di gennaio. Tomovic è un prestito secco, se riusciamo a trovare giocatori in prestito adatti alle nostre esigenze li prenderemo; ancora meglio se ci sarà  l’opzione del riscatto.
Ci stiamo adoperando al massimo delle nostre possibilità ; ovviamente, non avendo risorse, è normale che ci siano ridotte possibilità  di muoverci sul mercato. La situazione attuale, frutto di passate gestioni, è condizionante ma tutto questo l’abbiamo già  detto ad inizio stagione”.

Lo scenario non sembra eccitante. Ma ci credete a questa salvezza?

“Io credo fortemente in questa salvezza, e lo dico per un semplice motivo: il Lecce sta giocando bene e sta migliorando giornata dopo giornata, d’altra parte non avrebbe mai e poi mai disputato due trasferte come quelle di Napoli e Roma, contro la Lazio, se non fosse una squadra competitiva. Certamente sarà  un miracolo salvarsi; ma io credo in questo miracolo e credoÃ?  che il pubblico potrà  influire a sostegno della squadra in questa difficile impresa di mantenerci nella massima categoria”.

Competitivi sul piano sportivo, non su quello economico. Il “progetto” è in una fase difficile”¦

“Per assurdo la serie A anticipata sui tempi ci ha trovati impreparati economicamente al mercato. Noi lo sapevamo, ma non ci siamo tirati indietro perchè vincere fa sempre piacere a tutti e poi, non dimentichiamo la cosa più importante, volevamo dare soddisfazione ai tifosi.
Questa è la prova che non abbiamo mai provato a fermarci davanti alle difficoltà  perchè, pur conoscendo in anticipo i problemi, siamo andati avanti. Tutto questo però è solo un rallentamento al nostro progetto; se il prossimo anno saremo ancora in serie A i problemi diminuiranno e sarà  più facile continuare nel nostro progetto di autofinanziamento”.

Ritenete di aver impiegato bene le risorse economiche a disposizione? Il parco calciatori a disposizione risulta essere compatibile con progetto e salvezza?

“à? vero che per acquisire Piatti abbiamo speso quei pochi soldi che avevamo, è anche vero però che stiamo parlando di un calciatore con prospettive di valorizzazione attraverso il lavoro d’allenamento e le partite giocate. Anche giocatori come Ofere, Sini, Donati, Bertolacci offrono le medesime opportunità . Olivera e Grossmuller che costano poco (si riferisce all’ingaggio essendo stato un parametro zero, ndr) hanno un respiro internazionale e quando otterranno un buon grado di conoscenza del calcio italiano avranno anche opportunità  di mercato interessanti. à? questo lo spirito del progetto.
Nel mercato estivo, ma anche in questo, abbiamo mancato per diversi motivi alcuni obiettivi che ci eravamo preposti. Vi faccio un esempio, stavamo prendendo Pettinari ma ci ha fermati Ranieri che lo vuole alla Roma. Questo può anche farci piacere, ad un certo punto, perchè se Ranieri lo vuole alla Roma vuol dire che ci avevamo visto giusto”.

Torniamo al calcio giocato. La difesa è migliorata molto nelle ultime uscite.

“I giocatori hanno bisogno di tempo per metabolizzare le posizioni in campo. In formazione abbiamo giocatori che non hanno mai visto la serie A e molti stranieri che non sono abituati al calcio italiano. La squadra non ha mai cambiato atteggiamento di gioco, ma solo gli interpreti. Oggi se giochiamo con personalità  è perchè è da agosto che lavoriamo duro, ed anche le sonore sconfitte subite (vedi Milano) sono servite per costruire una squadra di carattere. Se oggi il Lecce va a Roma senza paura di perdere e dopo 20 minuti crea i presupposti per otto corner, non è frutto di una combinazione fortuita, per cui l’allenatore ha indovinato tutto, ma è frutto di un lavoro che parte da lontano”.

Quando decide la formazione da mandare in campo?

“La domenica mattina, ma solo per gli ultimi dubbi”.

Lei è stato criticato per i continui cambi di formazione.

“Se io cambio la formazione ho i miei buoni motivi per farlo, non devo dare conto a nessuno di questo. Io svolgo coi ragazzi un lavoro settimanale, ho a disposizione una serie di calciatori che devo valorizzare ed utilizzare tutti secondo le necessità . Un risultato non dipende da chi va in campo ma dalla mentalità  che assume. Sono stato criticato perchè contro il Bari ho tolto Chevanton e Piatti, e nessuno mi ha detto che a Roma contro la Lazio abbiamo vinto senza di loro”.

à? un vantaggio o uno svantaggio per il Lecce avere una rosa ampia (29, ndr)?

“Avere una rosa ampia crea in genere difficoltà  in allenamento perchè sei costretto a fare i turn over per le esercitazioni ed in questo modo escludi alcuni ragazzi dagli esercizi determinando, a volte e per alcuni, dei problemi sotto il profilo psicologico. Io invece coinvolgo sempre tutti i giocatori, compresi coloro che solitamente non vengono utilizzati in partita. Io credo di aver dimostrato di essere l’allenatore di tutti, anche di quelli arrivati a Lecce prima della mia gestione. Infatti in partita va chi è in forma e chi ritengo sia più idoneo all’impegno. Nel mio lavoro c’è correttezza ed onestà  ed io tengo molto a questo perchè da questo deriva autorità  e rispetto del gruppo per la mia persona. Qui non esiste “io”, esiste “noi” e “Lecce” “.

Cosa ci può dire sul settore giovanile?

“Per ora è più importante quadrareÃ?  la prima squadra, poi penseremo al settore giovanile anche se molto già  si sta facendo”.

Domani c’è il Milan, cos’è cambiato rispetto alla gara di andata?

“Allora dovevamo diventare squadra, adesso siamo squadra. Sono partite contro campioni che non ci danno una chiave di lettura facile; tuttavia, noi siamo sulla scia delle buone prestazioni e per domani siamo fiduciosi”.

Fonte | Pianetalecce.it