Lecce, Corvino: «Mercato? Ho dato tutto, il giudizio...»
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Lecce, Corvino: «MERCATO? Fatte 30 operazioni, ho dato TUTTO. Il giudizio lo avremo COSì»

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Le parole di Pantaleo Corvino, direttore dell’area tecnica del Lecce, sul calciomercato della squadra giallorossa

Pantaleo Corvino, dirigente del Lecce, ha parlato in conferenza stampa del calciomercato della squadra giallorossa.

PROGETTO – «Siamo al terzo anno in Serie A e solo la quinta sessione di mercato. Ci sono squadre che fanno mercato da tanto tempo, oppure hanno la fortuna di ripartire con organici da Serie A. Per noi è solo la quinta sessione. Conoscendo la passione dei tifosi per noi diventa veramente un grande impegno il calciomercato, sentiamo grande responsabilità. È stato un grande sforzo per area tecnica e società. Con Sticchi Damiani ho creato un rapporto che è partito sognando. Rebic è un sogno, per portarlo a Lecce devi avere conoscenze importanti. Abbiamo concluso 17 cessioni, stiamo definendo la cessione di Lemmens. A volte le cessioni non dipendono solo da noi, bensì anche dalla volontà degli altri. Escluso Daka, che ha deciso di rifiutare quello che abbiamo proposto, abbiamo definito tutte le intenzioni. Lui potrebbe fare il fuori quota in Primavera. Sansone ha avuto problemi fisici, non potevamo cederlo: mi auguro possa darci una mano importante ora. Gotti ha valutato Helgason e ha avuto pensieri positivi. Il nostro pensiero non è coinciso col pensiero del suo entourage; noi abbiamo sempre considerato Helgason da Lecce, invece lui ha chiesto di essere ceduto. In una cessione però ci deve essere l’interesse di tutti».

MERCATO – «12 movimenti in entrata, che sommati alle cessioni diventano 29 operazioni complessive. Significa fare un’operazione ogni due giorni. E vi assicuro che ogni trattativa è lunga… non è facile fare mercato quando vuoi sempre migliorare. Ce l’abbiamo fatta? Il campionato ce lo dirà. Noi abbiamo dato tutto. Abbiamo mantenuto otto titolari, ne abbiamo aggiunti dodici. Sarà il campo a dire se abbiamo migliorato o peggiorato. E a noi il campo non fa sconti. Di questi dodici nuovi acquisti: uno è croato, uno spagnolo, uno polacco, uno tedesco, uno dell’Angola, tre italiani e quattro francesi. Se ci sono più francesi esiste un motivo. Un mercante deve saper comprare bene. La Francia è stata una nazione dove potevamo esplorare perché non avendo avuto i diritti tv i club sono entrati in difficoltà. Ho detto a Gotti che può fidarsi di me mettendo subito titolare Guilbert, non mi sembra abbia fatto male».

REBIC – «La prima volta gli ho detto che l’ho fatto arricchire vendendolo al Francoforte, ora deve rinunciare a qualche soldo. Era una battuta. Tre anni fa ha vinto lo scudetto col Milan segnando tanti gol. Ho chiamato Pioli e gli ho chiesto se Rebic è più prima punta o esterno. Ha fatto il vice di Giroud e ha vinto uno scudetto. Si è adeguato alle condizioni da Lecce, così è un nostro nuovo calciatore».

HASA – «Era in scadenza 2025 e non voleva rinnovare con la Juve. Conosco bene Fali Ramadani, così siamo andati dalla Juve: lo prendiamo gratis e vi lasciamo grossa % su rivendita. Richiesta accolta. L’unico ruolo che non può fare in attacco è centravanti. Può fare l’esterno, il trequartista, pure l’interno offensivo».