2013
Le prime tre hanno sbagliato i conti: Fiorentina pronta a sparigliare le carte
Vincere con il Sassuolo per tirare la volata ad un 2014 da protagonista
SERIE A FIORENTINA – Cammino esaltante in Europa League – primo posto del girone E con cinque vittorie ed un pareggio con i viola abili ad imporsi anche sul campo del temibile Dnipro – ed attuale quarto posto in Serie A: all’orizzonte la rincorsa tutt’altro che impossibile alla zona Champions League e l’obiettivo di percorrere il cammino più lungo possibile nella fase ad eliminazione diretta dell’Europa League.
IL PRIMO ACQUISTO – Mario Gomez senza se e senza ma. Acquisto più costoso dell’era Della Valle – operazione da 21 milioni di euro comprendendo i bonus relativi al rendimento del calciatore e ai risultati sportivi raggiunti dalla Fiorentina – che non ha potuto finora incidere a causa del pesante infortunio occorso ai legamenti interni del ginocchio. Tre sole presenze in Serie A, peraltro condite da due reti e dunque in perfetta media Gomez, gridano vendetta: Montella, con l’imminente recupero del bomber tedesco che ha segnato a grappoli ovunque, può incentrare le sue velleità su una delle coppie gol più prolifiche e complete dell’intero palcoscenico internazionale. Chi ritiene di avere un tandem d’attacco del calibro di Rossi-Gomez alzi la mano. La alzeranno in pochi perché il pieno recupero di un fenomeno quale Rossi mette a disposizione del tecnico viola due interpreti in grado di segnare in tutti i modi ed esaltare una delle attuali proposte calcistiche più interessanti (Borja Valero oramai artistico, poetico).
IL SECONDO ACQUISTO – Josip Ilicic. Con qualche se e qualche ma. Innanzitutto i valori del calciatore: nelle tre annate piene disputate in quel di Palermo lo sloveno ne ha di fatto sbagliata una, siglando nelle altre due stagioni rispettivamente otto ed undici reti e dimostrando dunque una particolare reattività negli ultimi metri. Il difetto: la continuità di rendimento, sia nell’arco di una partita che nel medio termine di un campionato. Acquisto da nove milioni di euro, non serviva a questa Fiorentina? Il tempo traccerà il suo bilancio ma Montella si ritrova ora un’arma in più per i suoi schemi offensivi. Soprattutto nella direzione delle alternative di gioco: Ilicic è una risorsa aggiuntiva che può agire da trequartista in un eventuale rombo di centrocampo o perché no da seconda punta per garantire una sostituzione di valore proprio a Gomez e Rossi. Se i problemi riscontrati alla caviglia si riveleranno definitivamente alle spalle l’ex calciatore del Palermo ha quantomeno la chance di spazzare via i dubbi sulla sua utilità.
COSA MANCA A QUESTA FIORENTINA? – Montella ha lasciato intatto il terreno fertile per quella coppia gol che finora si è rivelata soltanto un potenziale e non un effettivo valore: Gomez rientrerà dopo la sosta natalizia per trovare spazio accanto a Rossi. Da qui tutto il resto: 3-5-2 oppure 4-3-1-2? Difficile ipotizzare un Rossi defilato su una corsia laterale per esaltare Cuadrado in un eventuale 4-3-3, il colombiano può senza problemi agire da esterno sulla linea dei centrocampisti e sfruttare tutta la sua straripante dominanza atletica e tecnica. Cosa manca dunque? Essenzialmente un forte difensore centrale da affiancare in reparto a Gonzalo Rodriguez, Savic ed all’occorrenza Tomovic oltre ad un portiere di indubbio affidamento: ambiziosa quanto coraggiosa la scelta di puntare su Neto ma la Fiorentina ha pagato con punti importanti alcune sue indecisioni. La Juve vola, è vero, ma il potenziale è da scudetto. O meglio lo è se da scudetto viene considerata la Roma. Due correttivi dunque per evitare di dissipare un potenziale così importante: le vicende legate al regista che dovrà raccogliere l’eredità di Pizarro e ad un laterale mancino che possa alternarsi con Pasqual possono essere rimandate all’estate. Portiere e difensore centrale no.