2012
Le pagelle del mercato: Juve-Inter-Genoa regine, che colpi in coda!
Si è conclusa una sessione di mercato molto intensa, sul fronte delle voci di mercato, ma che ha rispecchiato la sua natura originaria, visto che le venti formazioni di A l’hanno sfruttata per riparare quelli che erano i buchi riscontrati dopo la prima metà della stagione.
Di seguito, proviamo a dare i voti ai dirigenti dei club della massima serie, operativi sul mercato.
ATALANTA 6 – La formazione nerazzurra non è stata molto attiva sul fronte del mercato, avendo in realtà poche operazioni da fare: i tanti infortuni in difesa hanno indotto il direttore generale Marino a prelevare Guglielmo Stendardo dalla Lazio, mentre l’ultima settimana ha visto gli arrivi a centrocampo di Carrozza dal Varese e di Cazzola dalla Juve Stabia (in cambio ceduto Caserta), per sopperire alla partenza di Padoin, passato alla Juventus.
BOLOGNA 6 – Pochi movimento di mercato anche per la compagine felsinea, intervenuta soprattutto nel settore difensivo con l’arrivo in prestito dello juventino Sorensen e il ritorno nella città delle Due Torri del laterale mancino Rubin. In attacco, forse, è arrivata la ciliegina sulla torta, rappresentata dal giovane bomber francese Belfodil, considerato in patria l’erede di Benzema; per il resto, solo operazioni marginali.
CAGLIARI 6.5 – Buona sessione di mercato da parte del club sardo, che ha riportato in Sardegna il mediano Daniele Dessena dopo aver ceduto al Genoa lo scontento Biondini; l’altro colpo importante arriva in attacco ed è rappresentato da Mauricio Pinilla, che lascia Palermo in cerca di rivincita. Per il resto, la bravura di Marroccu e del suo staff è quella di aver lasciato intatta l’intelaiatura della squadra, resistendo agli attacchi della Juve per Nainggolan.
CATANIA 6.5 – Ancora una volta, il direttore Lo Monaco prova a fare le cose per bene, riuscendoci per larga parte: se ne sono andati due elementi importanti della colonia argentina, ovvero il neo-milanista Maxi Lopez e lo scontento Andujar, che torna in patria, ai quali si sono aggiunti Alvarez (passato al Saragozza) e Delvecchio, tornato a Lecce. In entrata, ottimi colpi quelli di Carrizo dalla Lazio, di Motta dalla Juventus e di Seymour dal Genoa, mentre l’ex varesino Ebagua è da considerare un ottima alternativa in attacco.
CESENA 6.5 – L’ultimo giorno di mercato rappresenta il momento di maggiore fermento per quanto riguarda il club romagnolo, che ha messo a segno un paio di colpi importanti proprio nelle ultime ore: dalla Juventus arriva Vincenzo Iaquinta, che formerà una gran coppia d’attacco con Mutu, mentre sul gong è arrivato anche Santana dal Napoli. In uscita, è stato accontentato Candreva che passa alla Lazio, mentre Bogdani fa le valigie e torna a Siena ed Eder e Ghezzal vanno rispettivamente alla Samp e al Levante: nel complesso, ottimo lavoro da parte di Minotti e soci.
CHIEVO 6 – Anche per la formazione veneta, pochi movimenti da segnalare, come è spesso accaduto negli anni passati: nelle ultime ore sono arrivati il terzino serbo Gulan dalla Fiorentina e soprattutto Dario Dainelli, che arriva dal Genoa che può dare maggiore esperienza al reparto difensivo gialloblù. Complimenti a Sartori per aver resistito agli assalti del Palermo per l’acquisto di Luca Rigoni.
FIORENTINA 6.5 – Sessione di mercato incompleta per i viola, sia per la lentezza del duo Cognigni-Corvino che per i problemi burocratici, che hanno costretto il club gigliato a rinunciare al mediano argentino Guido Pizarro, rimasto al Lanus perchè sprovvisto di passaporto comunitario, ma soprattutto a El Hamdaoui, a causa di un contenzioso con l’Ajax. Per il resto, il colpo viola si chiama Amauri, la cui voglia di riscatto non può che portare gol alla causa di Delio Rossi, mentre l’arrivo a centrocampo di Olivera e la mancata partenza di Behrami e Montolivo sono altri due punti a favore della dirigenza, capitanata da Don Pantaleo.
GENOA 7.5 – Ancora una volta il club ligure figura tra le regine del mercato, grazie ad una serie di acquisti di assoluta qualità : è arrivato con sei mesi di ritardo Alberto Gilardino, al quale è stato affiancato anche un cavallo di ritorno come Sculli, mentre in mezzo al campo sono arrivati Biondini e l’argentino Belluschi, e Roger de Carvalho rafforza il reparto difensivo rimasto orfano di Dainelli, passato al Chievo. In uscita, effettuati Ã? i giusti movimenti, con tante cessioni tra cui quelle di Merkel, Caracciolo, Zè Eduardo e Seymour, mentre in prospettiva si lavora com l’arrivo del promettente cileno Andy Polo e quello probabile di Immobile.
INTER 7 – All’inizio di gennaio, la dirigenza del club nerazzurro era stata chiara, dicendo che “non parte nessuno se non arrivano i sostituti”: così, Thiago Motta ha salutato e ha preso la via per Parigi solo dopo che il club di Corso Vittorio Emanuele ha messo le mani su Guarin, rapido cursore che arriva dal Porto; allo stesso modo, l’arrivo dalla Sampdoria di Palombo ha dato il via libera all’addio anticipato di Muntari, il cui affare sta nell’aver risparmiato cinque salatissimi mesi di stipendio. Per il resto si è lavorato soprattutto in prospettiva, con Juan Jesus che inizierà ad integrarsi nell’ambiente prima di prendere in mano la difesa nella prossima stagione, e Viviano che va a giocare a Palermo per tornare nell’anno post-Mondiale.
JUVENTUS 7.5 – Se l’estate ha dato tanti acquisti importanti ad Antonio Conte, la sessione invernale ha visto la rosa bianconera arricchirsi con l’arrivo di tre elementi, ognuno valido per il proprio reparto: in difesa torna Martin Caceres, jolly della retroguardia e pronto ad intervenire per tappare gli eventuali buchi legati a squalifiche e infortuni; in attacco c’è Marco Borriello, che ha a disposizione cinque mesi per convincere la società e soprattutto per strappare il posto a Matri; in mezzo al campo, dopo il ‘no’ per Nainggolan e la rinuncia a Guarin, è arrivato l’ex atalantino Padoin, richiesto da Conte e giunto a Torino in un batter d’occhio. In prospettiva, inoltre, occhio al nome di Ouasim Bouy, giovane centrocampista prelevato dall’Ajax grazie all’intervento di Raiola.
LAZIO 6 – La buona prima parte della stagione ha indotto il club biancoceleste a non fare grossi investimenti in questo mese dedicato al mercato. I primissimi giorni hanno visto l’arrivo a Roma di Emiliano Alfaro, giovane bomber che costituisce il futuro dell’attacco laziale, mentre le ultime 24 ore ha visto concludere una manciata di affari: Cissè è andato via, attirato dalle sirene provenienti da Londra e dall’ambizioso QPR, mentre con il Cesena è stato chiuso lo scambio di prestiti Candreva-Del Nero. Vani i tentativi di portare a Roma i vari Honda, Krasic e Nilmar, rimasti alle rispettive squadre.
LECCE 6.5 – Il club salentino è stato uno dei pochi ad effettuare una sorta di mini-rivoluzione, anche a causa della necessità di rafforzarsi per raggiungere la salvezza. Così, alla corte di Serse Cosmi, sono arrivati tanti nuovi giocatori, tra cui Seferovic, Miglionico, Blasi, Di Matteo e Delvecchio, ma il colpo dell’ultimo giorno è legato al ritorno in Salento di Valeri Bojinov, giunto da Lisbona per venire incontro alla causa dello Sporting. In uscita saluta Ferrario, entrato nell’affare-Blasi, e soprattutto Olivera, che va alla Fiorentina, ma le basi per la composizione di una buona rosa per la salvezza ci sono tutte.
MILAN 6.5 – Mercato fatto di nomi poco altisonanti, quello del club campione d’Italia, vissuto soprattutto con il sogno di portare a Milano Carlos Tevez: l’Apache non è atterrato in Italia, ma l’acquisto per l’attacco rossonero è comunque di qualità e risponde al nome di Maxi Lopez. In difesa è andato via lo scontento Taiwo, ma l’arrivo di Mesbah rende senz’altro più forte e solida la fascia sinistra del reparto arretrato; a centrocampo, l’ultimo giorno ha visto arrivare Muntari dai cugini nerazzurri, e il suo arrivo dà maggiore cattiveria al reparto, rimasto orfano di Gattuso e ancora carente per le lunghe assenze di Aquilani e Flamini. In arrivo anche un giovane promettente, come l’attaccante brasiliano Lucas Roggia, per il quale l’intercessione di Raiola è stata decisiva.
NAPOLI 6 – La formazione partenopea, complice un ottimo lavoro svolto in estate, ha visto pochissime novità all’interno della rosa a disposizione di Mazzarri, arricchita senz’altro dall’acquisto di Eduardo Vargas, gioiello del calcio cileno che avrà comunque bisogno di tempo per ambientarsi nel nostro calcio. Un solo movimento in uscita per i partenopei, che hanno ceduto Santana al Cesena, ma l’impressione è che Bigon e soci stiano già lavorando intensamente per i colpi da sparare durante la prossima estate.
NOVARA 6+ – Assieme al Lecce, il club piemontese è quello che ha apportato maggiori cambiamenti all’interno della propria rosa, anche in vista dell’esordio di Mondonico in panchina. Attacco a dir poco rivoluzionato, con Meggiorini e Granoche che salutano per fare posto a Caracciolo e Mascara, dai quali ci si aspettano i gol-salvezza nelle prossime 18 giornate, mentre in mezzo al campo è arrivato l’esperto tedesco Jensen. La difesa è stata rimpolpata dall’ex napoletano Rinaudo, ma l’impressione è che tutto ciò potrebbe non bastare per raggiungere la miracolosa salvezza.
PALERMO 6.5 – Chi si aspettava l’ennesima mini-rivoluzione in seno al club di Zamparini, per una volta è rimasto deluso: oltre agli acquisti dell’argentino Vazquez e dell’attaccante Mehmeti, programmati già da mesi, i rosanero si sono rinforzati con gli arrivi di Viviano dall’Inter e di Donati dal Bari, con la conseguente cessione di Benussi al Toro, per il resto, poche le cessioni, con Cetto che torna in Francia, Pinilla che va a caccia di un posto a Cagliari e Di Matteo che riparte da Lecce.
PARMA 6 – L’arrivo di Donadoni in panchina ha imposto alcune novità nella strategia di mercato del club ducale, intervenuto soprattutto per rafforzare difesa e centrocampo: al centro della retroguardia arriva Ferrario, giunto da Lecce in cambio di Blasi; la fascia destra ha visto l’arrivo dall’Inter di Jonathan, con i nerazzurri che hanno riportato in Emilia anche il mediano keniota Mariga. Per l’attacco, l’unico intervento ha visto l’arrivo di Okaka, giunto da Roma nell’ambito del riscatto di Borini da parte dei giallorossi.
ROMA 6 – I tanti acquisti fatti in estate hanno fatto sì che i giallorossi non intervenissero nel mese di gennaio, se non con manovre marginali: l’unico intervento di rilievo è legato all’arrivo del brasiliano Marquinho, che darà maggiore imprevedibilità al gioco offensivo di Luis Enrique; è arrivato anche il riscatto del cartellino di Borini dal Parma, mentre in uscita Caprari è stato prestato al Pescara di Zeman e Okaka ha preso la via di Parma.
SIENA 6 – Sin dai primi giorni, è apparsa chiara l’intenzione della dirigenza del club toscano, legata all’arrivo di un altro attaccante da affiancare a Destro e Calaiò: è sfumato Toni, che è approdato alla corte di Zenga; è sfumato Inzaghi, che ha gentilmente rifiutato l’offerta bianconera per restare nel suo amato Milan; di contro, è tornato Bogdani, che con la maglia del Siena ha disputato forse la sua miglior stagione in massima serie. Per il resto, poco o nulla da segnalare.
UDINESE 6 – Mister Guidolin aveva chiesto alcuni rinforzi, per ovviare solo temporaneamente alle partenze di Asamoah, Badu e Benatia per la Coppa d’Africa: la dirigenza friulana lo ha accontentato, chiudendo gli acquisti di Fanchone e Gelson Fernandes. Per il resto, come si poteva ampiamente prevedere, il club bianconero non ha modificato l’assetto della rosa, seguendo soprattutto il mercato sudamericano in vista della prossima stagione e badando a trattenere almeno fino a giugno i propri gioielli.