2014

Le 7 migliori partite del 2014

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Dal Mondiale alla Champions League passando per la Premier: le 7 gare migliori

E’ stato un bel 2014, calcisticamente parlando. Quest’anno però le differenze tra le squadre più forti e quelle meno forti si sono fatte sempre più nette e non si sono viste troppe partite spettacolari; in molti casi sono venute fuori goleade assurde, alcune delle quali al termine di partite comunque interessanti, e per fortuna c’è stato il Mondiale che – pur pompato un po’ troppo dai media – ha comunque riservato qualche sfida degna di nota. Abbiamo scelto per voi sette partite entusiasmanti di questo 2014.

7. SEMIFINALE DI EUROPA LEAGUE, VALENCIA 3-1 SIVIGLIA – Il Valencia ha rimontato tre gol al Basilea nei quarti di Europa League e adesso ha di fronte in semifinale i connazionali del Siviglia. All’andata al Pizjuan gli andalusi hanno vinto due a zero e adesso al Mestalla c’è un’altra rimonta da compiere. La partita è vibrante, fin dall’inizio i valenciani ci danno dentro e al 26′ sono già 2-0 con Feghouli e l’autogol di Beto, a cui fa seguito il tris firmato Mathieu. Il Siviglia, che nei turni precedenti ha sempre risolto la contesa al ritorno, non si perde d’animo e trova l’insperato 1-3 con M’Bia al 94′. L’esultanza di Emery la dice lunga sulla sofferenza biancorossa, ma il suo team qualche settimana dopo vincerà l’Europa League a Torino.

6. SUPERCOPPA ITALIANA, JUVENTUS 7-8 NAPOLI – L’ultima partita per le squadre italiane di massima divisione è anche la piùà bella del 2014. La Supercoppa italiana – ormai snaturata dalla data invernale e giocata tra sceicchi arabi fregandosene dei tifosi italiani – è stata un inno al Sudamerica: prima Tevez fulmina Rafael, poi è Higuain a pareggiare a poco dalla fine dei regolamentari. Nel secondo tempo supplementare è Tevez a riportare avanti la Juve con un golazo, ma Higuain all’ultimo respiro la riacciuffa ancora. Ai rigori la Juve fa di tutto per perdere e sbaglia ben due match ball vanificando le prodezze di Buffon. A oltranza è Pereyra, con il rigore paradossalmente calciato meglio, a farsi parare da Rafael il tiro decisivo. 6-5 e coppa al Napoli.

5. QUARTI DI CHAMPIONS LEAGUE, BORUSSIA DORTMUND 2-0 REAL MADRID – Dopo il tre a zero dell’andata al Bernabeu in molti pensano che il Real Madrid sia già in semifinale e che la gara di Dortmund, per di più senza Ronaldo, sia una formalità. Niente di più sbagliato. Al 17′ Piszczek sembra voler chiudere i conti causando ingenuamente un penalty ma Weidenfeller tiene alte le speranze giallonere parando il tiro di Di Maria. E’ poi Marco Reus a salire in cattedra, il giovane tedesco segna una doppietta e il BVB, sospinto da un pubblico clamoroso, sfiora l’impresa. Casillas si ricorda di essere San Iker e chiude tutti i varchi, specialmente su un tiro a botta sicura di Mkhitaryan. Finisce 2-0, il Real va avanti ma applausi per il Borussia Dortmund.

4. PREMIER LEAGUE, LIVERPOOL 3-2 MANCHESTER CITY – A fine gara Steven Gerrard scoppierà a piangere dalla gioia e poi da gran capitano arringherà i suoi in vista della trasferta di Norwich, per poi due settimane dopo cadere nella propria metà campo consegnando a Demba Ba il gol della vittoria del Chelsea e il titolo al City. Quel pomeriggio di primavera però ad Anfield i tifosi erano certi di poter vincere la Premier League dopo lo spettacolare 3-2 del Liverpool proprio sul Manchester City: Sterling e Skrtel mandano in estasi la Kop ma nella ripresa i Citizens riescono a pareggiare grazie a Silva e all’autogol di Johnson. Al 78′ un gol di Coutinho spezza di nuovo gli equilibri in un match pazzesco e dà la vittoria ai suoi. Il resto è storia recente.

3SEMIFINALE BRASILE 2014BRASILE 1-7 GERMANIA – Se il maracanazo ha fatto male, il sette a uno di Belo Horizonte ha fatto pure peggio. La semifinale dei Mondiali del 2014 tra Brasile e Germania è stata l’esempio di come un calcio sopravvalutato come quello brasiliano fosse in realtà di gran lunga inferiore ai tedeschi, da sempre sottovalutati calcisticamente. La miglior Germania ha fracassato i verdeoro in una partita non equilibrata ma storica, prima di vincere la coppa del mondo in finale con l’Argentina. Il primo tempo di Brasile – Germania è un harakiri verdeoro con i tedeschi che pattinano in campo e vanno in gol 5 volte in 29 minuti: KloseKhediraMuller e due Kroos prima della doppietta di Schurrle e il gol di Oscar. Indimenticabile.

2. FASE A GRUPPI BRASILE 2014, SPAGNA 1-5 OLANDA – Un’altra debacle storica ci ha accompagnato nel corso di Brasile 2014, la clamorosa sconfitta della Spagna campione di tutto contro un’Olanda molto più che underdog. Il rigore iniziale di Xabi Alonso fa presupporre l’ennesimo dominio ispanico ma incredibilmente al 43′ un cross di Blind taglia il campo e trova solo van Persie che si libra nell’aere e segna il gol dell’anno in tuffo di testa. E’ l’inizio della fine perché la Spagna non si riprenderà più e nella ripresa cadrà ancora sotto i colpi di van Persie, de Vrij e infine con una doppietta di Robben, che quella sera ridefinisce il concetto di “immarcabile”. La Spagna uscirà ai gironi perdendo anche il match successivo col Cile.

1. FINALE DI CHAMPIONS LEAGUE, REAL MADRID 4-1 ATLETICO MADRID – Mai si era visto un derby in finale di Champions League, la città di Madrid a maggio si è spostata qualche chilometro più a ovest a Lisbona per un evento straordinario. L’Atletico, vincente nella Liga ma un po’ alle corde fisicamente, perde Costa al 9′ ma va in vantaggio grazie a una papera di Casillas che si fa beffare da un tiraccio di testa di Godin. L’Atleti tiene con le unghie e con i denti e spera in un clamoroso successo ma non ha fatto i conti con Sergio Ramos, che segna il gol della vita al 93′ e dà i supplementari ai suoi. I colchoneros, stremati, possono solamente assistere a una serpentina strepitosa di Di Maria per il 2-1 di Bale al 110′. Il match finirà 4-1 anche per via delle reti di Marcelo e Ronaldo, ma verrà ricordato come una delle finali più intense e combattute degli ultimi anni.

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